Il Ministero dell’Istruzione e del Merito fornisce le FAQ relative ai progetti contro la dispersione scolastica nell’ambito del PNRR.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha infatti previsto la realizzazione di “Azioni di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica” per uno stanziamento pari a complessivi 500 milioni di euro.
Si tratta di un insieme di provvedimenti che accompagnano e orientano lo studente in modo da contrastarne la dispersione: fenomeno ancora oggi insidioso costituito da una serie di ostacoli socio economici che rallentano il percorso di studi dello studente, esponendolo anche al rischio di abbandono scolastico.
PNRR e lotta a dispersione scolastica: le FAQ ministeriali
L’Unità di Missione del Ministero dell’Istruzione con nota 21092 del 20 febbraio 2023 fornisce pertanto importanti chiarimenti in merito all’investimento 1.4 “Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nel I e II ciclo della scuola secondaria e alla lotta alla dispersione scolastica” nell’ambito della Missione 4 – Componente 1 – del Piano nazionale di ripresa e resilienza, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU.
Alcune FAQ a titolo esemplificativo
Qui di seguito alcune FAQ, a titolo esemplificativo: per le restanti potete consultare il documento alla fine di questo articolo.
Le tipologie di attività previste nelle “Azioni (percorsi di mentoring e orientamento, Percorsi di potenziamento delle competenze di base, di motivazione e accompagnamento, percorsi di orientamento con il coinvolgimento delle famiglie, )” sono tutte obbligatorie?
No, le tipologie di attività non sono tutte obbligatorie. Soltanto per la tipologia Percorsi di mentoring e orientamento è previsto un minimo previsionale di attività pari ad almeno il 30% del contributo complessivo del progetto.
Nel caso di una rete fra scuole, gli studenti appartenenti ad altre scuole che frequentano i percorsi sono calcolati nel valore target?
Sì, gli studenti che partecipano ai percorsi sono computati ai fini del raggiungimento anche se appartenenti ad altre scuole della rete.
Gli indicatori comuni contengono fasce di età quali 0-17 anni e 18-29 anni. Ma è necessario per ciascun progetto svolgere attività formative per tutti gli studenti di entrambe le fasce?
No, non è necessario. Gli indicatori comuni riportati sono stabiliti dalla Commissione europea in via generale. In sede di monitoraggio, la scuola compilerà soltanto i campi corrispondenti alle fasce di età degli studenti effettivamente frequentanti, lasciando gli altri campi a zero.
Gli incarichi relativi al DS e al DSGA devono essere oggetto di apposito avviso?
Gli incarichi attribuiti al Dirigente Scolastico e al DSGA, in ragione del loro specifico ruolo, non necessitano di procedure di selezione, ma devono essere conferiti e autorizzati nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 53 del D.lgs. n. 165 del 2001.
Il testo completo delle FAQ
Potete consultare qui di seguito il documento con tutte le FAQ.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it