Nelle scorse settimane il Ministro Giannini ha firmato il Decreto Ministeriale 851/15 con il quale è stato adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) valido fino al 2020.
PNSD e Legge 107/15
Come è noto il comma 56 della Legge 107/15 prevede che l’adozione del Piano avvenga in sinergia “con la programmazione europea e regionale e con il Progetto strategico nazionale per la banda ultralarga.”
Il successivo comma 58 individua gli obiettivi strategici del PNSD
- realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti
- potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche
- adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenzae la condivisione di dati, nonché lo scambio di informazioni
- formazione dei docenti;
- formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per l’innovazione digitale nell’amministrazione;
- potenziamento delle infrastrutture di rete, con particolare riferimento alla connettività nelle scuole;
- valorizzazione delle migliori esperienze delle istituzioni scolastiche anche attraverso la promozione di una rete nazionale di centri di ricerca e di formazione;
- definizione dei criteri e delle finalità per l’adozione di testi didattici in formato digitale e per la produzione e la diffusione di opere e materiali per la didattica, anche prodotti autonomamente dagli istituti scolastici.
Il PNSD, reso noto alla fine del mese di ottobre, prevede tre ambiti di lavoro (Strumenti, Contenuti e Competenze, Formazione e Accompagnamento), nove aree d’intervento (Accesso; Spazi e ambienti per l’apprendimento; Identità digitale; Amministrazione Digitale; Competenze degli studenti; Digitale, Imprenditorialità e Lavoro; Contenuti Digitali; Formazione del Personale; Accompagnamento), trentacinque Azioni. Per ciascuna azione sono individuati: le risorse, glistrumenti, i tempi di prima attuazione, gli obiettivi misurabili.
In questa tabella l’architettura complessiva del Piano.
Le risorse
Le risorse previste fino al 2020 sono pari a oltre un miliardo di euro, di cui circa due terzi provengono dai Fondi Strutturali e di Investimento Europei (Fondi SIE) e relativo cofinanziamento nazionale, collocati nel PON “Per la Scuola”.
In questa tabella l’ammontare delle risorse impegnate nonché l’indicazione delle fonti di finanziamento.
Il PON “Per la scuola”
In premessa occorre ricordare che nell’Accordo di Partenariato per l’utilizzo dei Fondi SIE, tra gliindirizzi strategici della programmazione 2014-2020, sono individuati
- la riduzione dei divari digitali nei territori e diffusione di connettività in banda ultra larga
- la digitalizzazione dei processi amministrativi e diffusione di servizi digitali pienamente interoperabili
- il potenziamento della domanda di ICT di cittadini e imprese in termini di utilizzo dei servizi online, inclusione digitale e partecipazione in rete
Non a caso, nello scorso mese di marzo il governo italiano ha adottato la “Strategia italiana per la banda ultra larga” nonché la “Strategia per la crescita digitale 2014-2020” (qui una sintesi dei due documenti), mentre il CIPE con la delibera 65/15 ha definito il “Piano di investimenti per la definizione della banda ultra larga” mediante l’utilizzo delle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020.
Inoltre, il citato Accordo di Partenariato prevede, tra le linee di indirizzo strategico nel campo dell’istruzione, la “diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola” e “l’adozione di approcci didattici innovativi, attraverso il sostegno all’accesso a nuove tecnologie e la fornitura di strumenti di apprendimento adeguati” finalizzate al “miglioramento dei livelli di apprendimento degli allievi”. In questo senso “la programmazione 2014-2020 potrà fornire un apporto essenziale all’accelerazione dei processi di innovazione della scuola e della formazione italiana, in linea con gli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea e della strategia dell’Agenda Digitale Italiana, intervenendo in direzione di una maggiore semplificazione e digitalizzazione del mondo dell’istruzione e della formazione (…)”.
Le indicazioni strategiche dell’Accordo di Partenariato sono state recepite nel PON “Per la scuola” che, come abbiamo detto, contribuisce in maniera decisiva alla realizzazione del Piano Nazionale Scuola Digitale.
Queste le azioni principali del PNSD finanziate totalmente o parzialmente dal PON:
- Azione #2 – Cablaggio interno di tutti gli spazi delle scuole (LAN/W-Lan). Questa azione è stata oggetto di uno specifico Avviso, prot. 9035/15, dell’Autorità di gestione del PON. Le risorse impegnate sono pari a 88,5 milioni di euro. A questo link una descrizione dell’avviso mentre a questo link lo stato dell’arte dell’attuazione
- Azione #4 – Ambienti per la didattica digitale integrata. Questa azione è stata oggetto dell’Avviso 12810/15. Il termine ultimo per la presentazione delle candidature era il 4 dicembre scorso. Le risorse stanziate sono pari a 140 milioni di euro.
- Azione #7 – Piano per l’apprendimento pratico. Il PON finanzierà:
- La creazione di “atelier creativi e laboratori per le competenze chiave” per gli Istituti comprensivi e le scuole del primo ciclo. L’investimento complessivo è di circa 40 milioni di euro, (ma sono previste anche risorse nazionali), con un investimento medio di circa 15.000 euro per istituto
- Il rafforzamento in chiave digitale degli indirizzi professionalizzanti e caratterizzanti della scuola secondaria di secondo grado, attraverso la realizzazione di nuovi laboratori o il potenziamento dei laboratori tematici e caratterizzanti anche in chiave digitale. L’investimento complessivo è di circa 140 milioni di euro (interventi di circa 50.000 euro per gli istituti tecnici e professionali e di circa 25.000 per i laboratori per le competenze di base degli altri istituti secondari di secondo grado).
- Azione #12 – Registro elettronico. Con le risorse del PON, pari a 48 milioni di euro, si prevede di dotare tutte le circa 141.000 classi della scuola primaria di un registro elettronico.
- Azione #25 – Formazione in servizio per l’innovazione didattica e organizzativa. Il PON interverrà con un finanziamento di 25 milioni di euro nel 2016 e di 15 milioni a decorrere dal 2017 fino al 2020 per un totale di 85 milioni di euro. A queste risorse si aggiungono 10 milioni di euro annui a decorrere dal 2016 e fino al 2020, per un totale di 50 milioni di euro, rinvenienti dai finanziamenti per la formazione previsti dalla Legge 107/15.
Sono previsti circa 100 milioni per ulteriori azioni (20 milioni all’anno a decorrere dal 2016), di cui non è stata definita analiticamente la ripartizione:
- Azione #15 – Scenari innovativi per lo sviluppo di competenze digitali
- Azione #17 – Portare il pensiero computazionale a tutta la scuola primaria
- Azione #19 – Un curricolo per l’imprenditorialità (digitale)
- Azione #20 – Girls in Tech & Science
- Azione #21 – Piano Carriere Digitali.
Infine è prevista una sinergia tra le risorse per la costruzione ex novo di “Scuole Innovative” (art. 1, comma 153, della Legge 107/15, 300 milioni di euro per il triennio 2015-2017 già stanziati nel decreto legge 69/13) e gli interventi futuri per 30 milioni di euro, per adattamenti edilizi per la realizzazione di ambienti innovativi, a valere sulle risorse PON “Per la scuola” (linea “Smart School” ed in particolare l’Azione 10.7.3: “Creazione di smart school per la realizzazione di una scuola in rete con il territorio e innovativa nell’utilizzo degli spazi, nelle tecnologie e negli approcci didattici”).