In caso di infortuni o di malori, la scuola deve essere pronta. Per questo esiste il Piano Primo Soccorso Scuola, vediamo di cosa si tratta.
Piano Primo Soccorso Scuola: essere pronti a prestare soccorso ad un alunno che si è infortunato o ha avuto un malore è estremamente importante per evitare che la situazione peggiori.
Proprio per questo, è importante che i docenti e il personale scolastico siano preparati ad ogni evenienza.
Vediamo allora di cosa si tratta e come funziona.
Piano Primo Soccorso Scuola: cos’è
Il Piano di Primo Soccorso a scuola viene emanato dal Dirigente Scolastico dell’Istituto. È necessario per poter rispettare la normativa vigente in ambito di Sicurezza nei posti di lavoro, descritta nel Testo Unico D-Lgs. 81/08.
Le tecniche del primo soccorso sono contenute nel testo dell’art.1, comma 10, della legge n.107 del 13 luglio 2015, redatto da un gruppo di lavoro congiunto tra il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e il Ministero della Salute, con l’integrazione e la partecipazione di un comitato composto da personalità amministrative, educative e sanitarie dei due Ministeri e da rappresentanti regionali dei Servizi di Emergenza Territoriale 118, oltre ad esperti del settore sanitario e scolastico.
Nell’articolo, si legge che:
“nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado siano realizzate, nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, iniziative di formazione rivolte agli studenti, per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, nel rispetto dell’autonomia scolastica, anche in collaborazione con il servizio di emergenza territoriale «118» del Servizio sanitario nazionale e con il contributo delle realtà del territorio”.
Piano Primo Soccorso Scuola: funzione e obiettivi
Il Piano di Primo Soccorso scolastico deve preparare il personale a prestare le prime e immediate cure agli alunni a scuola, che si sono infortunati o hanno avuto un malore. I primi interventi sono importantissimi per poter aiutare gli alunni, in attesa di un intervento specializzato e tempestivo.
Gli obiettivi del primo soccorso sono preservare la vita, alleviare la sofferenza e prevenire nuove malattie o lesioni, così da poter favorire la guarigione. Infatti, le manovre del primo soccorso sono anche dette “manovre salvavita”.
Le linee guida sono indirizzate a tutto il personale scolastico. Gli addetti devono essere un numero idoneo, che verrà indicato all’interno del Piano, così da poter assicurare che ci sia la presenza di almeno un addetto, durante le attività didattiche.
Piano Primo Soccorso Scuola: quali sono le attività da imparare
L’addetto al Primo Soccorso designato dovrà:
- Intervenire in caso di lesioni o malesseri di piccola entità;
- Utilizzare la cassetta del pronto soccorso presente nell’istituto scolastico;
- Tenere sotto osservazione la persona con un malessere e avvisare la famiglia se il malessere supera un’ora di tempo;
- Non abbandonare mai l’infortunato e rassicurarlo tutto il tempo;
- In caso di perdita abbondante di sangue, tentare di fermare l’emorragia, finché non sopraggiungano i soccorsi;
- Imparare le manovre di primo soccorso per un trauma, ma anche le manovre di massaggio cardiaco e disostruzione delle vie aeree.
Piano Primo Soccorso Scuola: chi deve fare il corso
La formazione viene rivolta a tutti gli studenti, docenti e personale ATA delle scuole di ordine:
- Dell’infanzia;
- Primaria;
- Secondaria di primo grado;
- Secondaria di secondo grado.
A seconda del grado scolastico, ci saranno linee guida diverse, che potete trovare qui.
Piano Primo Soccorso Scuola: cosa c’è da fare a seconda della casistica
A seconda della gravità dell’infortunio o del malore, ci sarà un diverso modus operandi.
Casi gravi e urgenti
Nei casi gravi, l’addetto dovrà chiamare il 118 e incaricare un collaboratore scolastico o un docente di aprire il cancello della scuola, per facilitare l’accesso dell’ambulanza. Dovrà assicurare le misure necessarie di Primo Soccorso, insieme ad un altro addetto e accompagnare l’infortunato in ospedale e stare con lui fino all’arrivo dei famigliari.
Il collaboratore scolastico, intanto, dovrà avvertire la famiglia, la segreteria e il responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.
Casi non urgenti, ma per cui occorre un’assistenza ospedaliera
L’addetto dovrà incaricare un collaboratore scolastico di avvertire la famiglia dell’infortunio dell’alunno e richiedere la loro presenza a scuola per accompagnarlo in ospedale.
In caso la famiglia non possa, dovrà accompagnare l’alunno con la propria macchina (o un’altra a disposizione), seguito da un collaboratore scolastico.
Il collaboratore scolastico, intanto, dovrà avvertire la famiglia, la segreteria e il responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.
Casi non gravi che non richiedono l’intervento del personale sanitario
L’addetto dovrà assicurare il primo soccorso all’alunno e, in caso di malessere, stare con lui fino ad un miglioramento. Se il malessere scompare entro un’ora, potrà mandare l’alunno in classe e incaricare il collaboratore scolastico di avvertire la famiglia dell’infortunio o del malessere dell’alunno.
Nei casi in cui sarà necessario chiamare il 118, l’addetto dovrà comunicare l’indirizzo della scuola, il proprio nome e cognome e il numero di telefono per eventuali contatti successivi. Dovrà anche descrivere le dinamiche dell’infortunio o del malore e registrare l’orario della chiamata.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it