piano estate 2022 flopPiano Estate 2022, il programma estivo per la scuola, è stato un flop quest’anno. Vediamone i motivi.


Piano Estate 2022 scuola flop: il Ministero dell’Istruzione ha riproposto, anche per quest’anno, il Piano Estate, dopo aver lanciato l’iniziativa nel 2021.

Si tratta di un programma scolastico per la stagione estiva, che prevede l’apertura degli istituti durante l’estate, per far svolgere alcune attività agli studenti e migliorare la socialità, dopo il periodo della pandemia.

Il programma prevedeva laboratori, attività sportive, corsi di scrittura creativa e giochi matematici. Inoltre, una particolare attenzione era stata data all’integrazione degli studenti ucraini, con corsi d’intensificazione dell’insegnamento dell’italiano.

Ma il programma si è rivelato un flop quest’anno. Vediamo perché.

Piano Estate 2022: i motivi del flop

Secondo i dati raccolti da Italia Oggi, c’è stato un crollo delle adesioni, rispetto allo scorso anno.
La causa sarebbe da imputare al ritardo della pubblicazione dei bandi e al minore interesse per il programma da parte di famiglie e alunni.

Lo scorso anno, infatti, l’Italia veniva da un lungo periodo di coprifuoco e restrizioni, mentre quest’anno la situazione sembra quasi tornata alla normalità. Non è difficile pensare che le famiglie abbiano pensato a situazioni alternative e che abbiano “snobbato” il Piano Estate 2022.

In tutto, il Ministero dell’Istruzione ha raccolto 5512 candidature, con un calo del 6,3% rispetto allo scorso anno, ovvero 376 scuole in meno.

Le richieste sono state inviate da 5162 scuole statali 356 scuole paritarie e 31 CPIA.
Le attività partiranno solamente nel 35,8% delle istituzioni, con un impiego totale di 162 milioni di euro, lasciando da assegnare ancora 16 milioni di euro.

Come ha spiegato la dirigente del liceo Lussana, Stefania Maestrini:

“Quest’anno per poter accedere ai fondi bisognava partecipare ai bandi. A differenza però dell’anno scorso, in cui da un lato dei fondi sono arrivati automaticamente alle scuole grazie al Decreto sostegni e i bandi Pon sono stati pubblicati ad aprile, quest’anno i bandi sono stati resi noti a metà giugno. Troppo tardi per presentare i progetti estivi con cui partecipare. Oltre a questo, va detto che c’è stata la percezione di un minor interesse da parte dei ragazzi per attività estive. Questo perché quest’anno, tutto sommato, hanno recuperato quella socialità persa quando il lockdown li aveva confinati a casa”.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it