A fronte di un incremento di circa 1.500 alunni, diminuisce il numero dei docenti assegnati alle scuole in Piemonte, dove si evidenziano “situazioni di disfunzionalità del servizio” e “un pesante arretramento dell’offerta formativa”.
È quanto denunciano FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS in una lettera inviata il 26 settembre 2016 al Presidente della Regione Piemonte, all’Assessore all’Istruzione, ai Parlamentari eletti nelle circoscrizioni del Piemonte e al direttore dell’Ufficio scolastico regionale.
Di seguito il testo della lettera.
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Dopo i primi giorni di lezione, nella fase di completamento delle operazioni di utilizzazione e nomina del personale, si conferma in modo evidente la situazione di sofferenza dell’organico dei docenti.
La mancanza dei 553 posti, come più volte denunciato dalle Organizzazioni Sindacali, sta evidenziando situazioni di disfunzionalità del servizio e determina un pesante arretramento dell’offerta formativa piemontese.
Sul totale delle richieste indifferibili, che le scuole della Regione hanno inoltrato agli uffici scolastici, occorrono ancora 553 posti, ma dalla ripartizione nazionale si evince in modo chiaro che il Piemonte è già stato penalizzato, rispetto allo scorso anno, nell’assegnazione dell’organico di fatto 2016/2017: -322 posti a fronte di un incremento di circa 1.500 alunni.
Alcuni nodi particolarmente problematici sono:
- istruzione degli adulti (POLIS e CPIA)
- pluriclassi
- sdoppiamento classi
- tempo scuola nella scuola primaria.
Per questi motivi chiediamo che tutti i soggetti in indirizzo, ciascuno per le sue competenze, agiscano per sanare la situazione di grave difficoltà in cui versa la scuola piemontese.
Chiediamo inoltre al Presidente della Regione di promuovere un tavolo che raccolga tutti i soggetti coinvolti al fine di individuare percorsi di confronto politico ed istituzionale in grado di determinare azioni risolutive.