Organici Scuola 2018/2019, la nota Miur n. 16041 del 29 marzo 2018 impartisce istruzioni in merito alla dotazione organica del personale docente per l’a.s. 2018/19, in attesa dell’emanazione dello schema di decreto interministeriale di concerto con il MEF e la FP.
Vediamo in questa scheda come è realizzata la quantificazione e la distribuzione dell’organico dell’autonomia tra le varie regioni e all’interno delle stesse.
QUANTIFICAZIONE E DISTRIBUZIONE TRA LE REGIONI ORGANICO 2018/19
La quantificazione e la distribuzione dell’organico del personale docente tra le regioni è effettuata sulla base di:
- numero di alunni risultanti dall’organico di fatto dell’a. s. 2017/2018;
- entità della popolazione scolastica riferita al prossimo anno scolastico, secondo i dati forniti dal sistema informativo.
Si tiene, inoltre, conto di diverse variabili, quali ad esempio:
- passaggio alla classe successiva degli alunni registrati in organico di fatto frequentanti nell’a.s. 2017/18;
- applicazione, per anno di corso e grado di istruzione, di un tasso di correzione su base quinquennale che misura gli effetti, nell’ambito del passaggio da una classe a quella successiva, di abbandoni e ingressi e/o non ammissioni;
- rapporto alunni/classi e classi/posti;
- presenza di alunni disabili gravi;
- conformazione geomorfologica delle aree geografiche;
- condizioni socioeconomiche;
- offerta formativa delle varie regioni.
DISTRIBUZIONE ORGANICO 2018/2019 ALL’INTERNO DI CIASCUNA REGIONE
Spetta ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali provvedere alla distribuzione della dotazione organica tra i vari gradi di istruzione, compresa la scuola dell’infanzia, previa interlocuzione con le Regioni di riferimento e dopo l’informativa alle organizzazioni sindacali.
Accantonamento posti per particolari esigenze
Al fine di fronteggiare situazioni ed esigenze di particolare criticità, anche per la prosecuzione di progetti di rilevanza pedagogico-didattica, formativa e sociale, gli UU.SS.RR possono disporre l’accantonamento di una quota di posti dell’organico di potenziamento.
La quota succitata va destinata a progetti di rete, tenuto conto delle seguenti condizioni:
- il complessivo organico dell’autonomia triennale va rispettato;
- i docenti interessati rimangano assegnati alle rispettive autonomie scolastiche.
Accantonamento posti progetti rilevanza nazionale
Ciascun USR conferma l’accantonamento dei posti da destinare ai progetti nazionali, previsti dall’articolo 1 – comma 65 – della legge n. 107/2015, nel limite massimo del contingente di cui al D.M. n. 659/2016. Questo quanto previsto dal suddetto comma 65:
[…] Il riparto, senza ulteriori oneri rispetto alla dotazione organica assegnata, considera altresì il fabbisogno per progetti e convenzioni di particolare rilevanza didattica e culturale espresso da reti di scuole o per progetti di valore nazionale […]
Fabbisogno istituzioni scolastiche
E’ prevista la possibilità di ridefinire, in base ai posti vacanti e disponibili in ogni istituzione scolastica, il fabbisogno espresso dalle scuole, tenuto conto di quanto già individuato nel corso del corrente anno scolastico.
Incremento posti organico diritto e conseguenze sull’organico di fatto
Nella nota si evidenzia che all’aumento dei posti in organico di diritto, a seguito delle disposizioni della legge di bilancio, corrisponde una diminuzione dei posti in organico di fatto. Pertanto, l’aumento dei posti di diritto deve necessariamente garantire in via prioritaria le situazioni che, rispetto allo scorso anno, risultino definitivamente stabilizzate.
Riduzione o eliminazione esubero
Gli Uffici scolastici regionali, una volta ricevute le proposte delle scuole, le vagliano e valutano la possibilità di apportare eventuali correttivi anche dettati dall’esigenza tendenziale di riduzione o eliminazione dell’esubero di personale docente.