L’emendamento, presentato su richiesta di Anief-Confedir, è in queste ore all’esame della Commissione Bilancio della Camera: nel 2016 gli alunni con handicap iscritti alla scuola pubblica diventeranno 260mila, se si vuole rispettare il rapporto uno a due tra docenti e iscritti disabili non c’è altra scelta che innalzare il numero di insegnanti che svolgono didattica speciale. I 90mila che si raggiungeranno il prossimo anno sono già ampiamente superati.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): negare questo incremento significa incrementare la percentuale di docenti specializzati precari, che continueranno a cambiare quasi sempre scuola ogni anno con inevitabile danno agli alunni con handicap.
Il numero di insegnanti di sostegno è inadeguato oggi e lo sarà ancora di più anche nei prossimi anni: nel 2016 gli alunni con handicap iscritti alla scuola pubblica diventeranno 260mila, ben 30mila in più degli attuali, per cui non c’è altra scelta che innalzare di 40mila posti l’organico di diritto degli insegnanti di sostegno rispetto a una modesta previsione di 90mila posti prevista dalle norme vigenti. Il superamento di questo organico sottodimensionato, introdotto con la legge 128/2013, si può ora attuare approvando una proposta emendativa presente nella Legge di Stabilità (3.39), presentata su richiesta di Anief-Confedir, in queste ore all’esame della Commissione Bilancio della Camera.
“Approvare tale emendamento – spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – significherebbe finalmente riuscire a rispettare il rapporto uno a due tra docenti e studenti disabili, come anche ribadito dalla sentenza n. 80/2010 della Corte Costituzionale, sino ad oggi preso in considerazione solo nei tavoli degli accordi ma mai in fase di adeguamento reale del numero di posti insegnanti da assegnare per supportare gli alunni con problemi di apprendimento: quella sentenza, che ha annullato i commi 413 e 414 dell’art. 2 della Legge 244/2007, ha infatti annullato quelle parti che limitavano l’organico dei docenti al 70% di quello complessivamente attivato nell’a.s. 2006/07”.
Anief-Confedir ricorda che gli incrementi di posti in organico di diritto, pari 26.684 unità da spalmare in un triennio, varati tramite il Decreto Scuola n. 104/2013, si stanno però rivelando sempre più insufficienti: già nel corrente anno scolastico abbiamo assistito ad un fabbisogno di oltre 110mila insegnanti di sostegno a “copertura” dei quasi 230mila alunni disabili certificati. Mentre lo Stato continua a mantenere come riferimento i 180mila alunni con disabilità dell’anno scolastico 2006/07: è su questo numero, ormai ampiamente superato, pari a soli 90mila posti di sostegno, che sono stati applicati gli incrementi progressivi di posti, passati dal 75% al 100% del prossimo anno. Perché in realtà il conteggio va ormai applicato su 130mila docenti specializzati.
“Il nostro emendamento, con la richiesta di 40mila posti in più – continua Pacifico –, intende sanare questo gap. E se non si approva l’incremento si andrà verso il fallimento della Legge 244/2007, perché non si riuscirà a garantire il rapporto uno a due tra docenti di sostegno e alunni. Con l’aggravante che si andrà ad incrementare la percentuale di docenti specializzati precari, cosiddetti in ‘deroga’, che continueranno a cambiare quasi sempre scuola ogni anno. Compromettendo – conclude il rappresentante del sindacato autonomo – quella continuità didattica di cui gli alunni disabili necessitano”.
Anief-Confedir coglie l’occasione per comunicare che è ancora attiva l’iniziativa “Sostegno: non un’ora di meno!”: il sindacato invita le famiglie e gli operatori della Scuola a vigilare sulle ore negate o non richieste – ma comunque spettanti in base alla normativa vigente e alle indicazioni delle commissioni mediche – scrivendo a sostegno@anief.net. L’intento è sempre quello di garantire l’immediata attivazione, con ricorsi d’urgenza gratuiti, di nuovi posti di sostegno in organico e il recupero delle ore negate agli alunni con disabilità grave riconosciuta ai sensi dell’art. 3, comma 3 della Legge 104/92.
FONTE: ANIEF – Associazione Sindacale Professionale