Fatto, la formazione dei docenti diventerà (se quanto riportato nei testi della riforma sarà confermato) “strutturale e obbligatoria”. Il modello è quello già avviato per la formazione iniziale.
Sulla formazione dei docenti in ingresso e in servizio, i testi della riforma della scuola (il DDL di riforma del sistema nazionale e quello specifico per il sostegno) il Governo ha puntato molto.
Sulla formazione in ingresso abbiamo già parlato. Si delega molto al dirigente scolastico, che sulla base di una istruttoria del docente tutor, sentiti Collegio e Consiglio, effettuerà la valutazione.
L’eventuale bocciatura non consentirà di ripetere una seconda volta l’anno di prova. Tra le novità dell’ultima versione del DDL anche la possibilità per il tutor di essere retribuito.
Il corso di formazione consterà di 50 ore, il modello sarà probabilmente quello attuato quest’anno, diviso tra condivisione del percorso formativo con incontri organizzati di 5 ore, laboratori di 12 ore, peer to peer di 10 ore e 20 ore di formazione online.
Stesso modello anche per la formazione dei docenti già in servizio. Anch’essi dovranno svolgere 50 ore di formazione annue sulla base di obiettivi legati al piano nazionale di formazione che sarà adottato ogni 3 anni con decreto del Ministro dell’istruzione.
Appare chiaro che si vuole superare quanto previsto dal contratto collettivo che prevede la possibilità di 5 giorni di esonero dal servizio per i docenti che partecipano ad iniziative di formazione. Le 50 ore saranno da svolgersi in orario extracurriculare e non saranno retribuite.
Ma non basta. Infatti, nel testo del DDL sulla riforma del sostegno grande importanza è data alla formazione dei docenti già in servizio.
In realtà, la formazione riguarderà anche il personale ATA e i dirigenti scolastici.
Per i docenti che nelle classi avranno alunni BES o certificati, sarà obbligatoria per tutti una formazione di 20 ore obbligatorie.
Ore che si dovranno cumulare, salvo specifici chiarimenti in fase di discussione e approvazione del DDL, alle 50 già previste dal testo di riforma, per un totale di 70 ore.