Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha recentemente firmato un decreto che introduce le nuove Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione civica a scuola, a partire dall’anno accademico 2024/25.
Questo aggiornamento sostituisce le precedenti linee guida e segna un’importante evoluzione nella formazione civica degli studenti italiani.
Le nuove direttive pongono la Costituzione italiana come fulcro dell’insegnamento. Non solo essa rappresenta la base normativa del nostro ordinamento, ma è anche un pilastro imprescindibile per la formazione dei valori democratici e dei diritti fondamentali.
Il Ministro Valditara ha sottolineato che le Linee guida mirano a promuovere il rispetto dei diritti umani, la responsabilità individuale e la solidarietà. Inoltre, esse enfatizzano l’importanza della libertà, della consapevolezza di appartenenza a una comunità nazionale e la lotta contro mafia e illegalità.
Le nuove linee guida sull’educazione civica a scuola
Le Linee guida prescrivono 33 ore annuali di Educazione civica, durante le quali gli insegnanti possono includere attività mirate a sviluppare competenze in diversi ambiti:
- cittadinanza
- salute e benessere psicofisico
- prevenzione delle dipendenze
- educazione ambientale e finanziaria
- educazione stradale e digitale
- nonché rispetto e sensibilizzazione verso le diversità.
Educazione alla cittadinanza digitale
Un aspetto particolarmente rilevante è l’integrazione dell’educazione alla cittadinanza digitale. L’articolo 5 del decreto dedica particolare attenzione a questa nuova dimensione, data la rapida evoluzione delle tecnologie digitali e il loro impatto sulla vita quotidiana. I giovani, più vulnerabili e spesso meno consapevoli dei rischi online, necessitano di un’educazione adeguata per interagire responsabilmente con il mondo digitale. L’obiettivo è sviluppare una cultura della cittadinanza digitale che promuova un uso consapevole e critico della rete, attraverso l’adozione di strumenti come il Quadro delle Competenze Digitali per i Cittadini – DigComp 2.2.
Il ministro ha evidenziato che l’educazione digitale non riguarda solo l’uso dei dispositivi, ma anche l’approccio ad essi. Pertanto, sarà fondamentale coinvolgere tutti i docenti nella promozione di queste competenze, anche attraverso la valutazione critica delle informazioni online e la protezione della privacy. È previsto anche un focus sulla prevenzione del cyberbullismo e sull’uso etico dell’intelligenza artificiale.
Le nuove Linee guida suggeriscono che l’educazione alla cittadinanza digitale inizi già dal primo ciclo di istruzione, con strategie adeguate all’età degli studenti. È importante che l’uso delle tecnologie sia orientato a potenziare le competenze individuali, non a sostituirle.
Restrizioni all’uso dei dispositivi elettronici nelle scuole
Infine, per quanto riguarda l’uso dei dispositivi elettronici nelle scuole, le nuove indicazioni ministeriali confermano le restrizioni: gli smartphone e i tablet non devono essere utilizzati nelle scuole dell’infanzia e nei primi cicli della scuola primaria e secondaria di primo grado, salvo specifiche finalità didattiche e inclusive.