Il 9 luglio 2015 la Camera ha varato definitivamente la legge di riforma “La Buona Scuola” voluta dal Governo.
Una legge che, per la prima volta dal dopoguerra, rompe il nesso costituzionale tra istruzione e uguaglianza, istruzione e libertà di insegnamento, istruzione e democrazia. Una legge indifferente ai principi connettivi della Repubblica contenuti nella Costituzione e che anzi contiene molte norme di dubbia costituzionalità. Per non parlare dell’elevato numero di deleghe (nove) che il Governo ha chiesto al Parlamento su un’infinità di materie.
Con un ricatto è stata utilizzata l’immissione in ruolo dei precari per avere in cambio mano libera su terreni delicati e decisivi per garantire nelle scuole e nel Paese libertà e democrazia.
Una legge così, non solo è sbagliata ma non potrà affatto produrre quei benefici di cui la scuola ha bisogno e peggiorerà la qualità dell’istruzione.
La FLC CGIL proseguirà a dare battaglia e nelle schede allegate spiega punto per punto i motivi del suo NO.