Facendo un notevole passo indietro nella correttezza delle relazioni sindacali rispetto allo scorso anno scolastico, quando l’amministrazione ha illustrato il Progetto per i neo assunti in un apposito incontro di informativa alle Organizzazioni sindacali ed ha recepito molte delle osservazioni e proposte avanzate, la Direzione generale del personale, senza un confronto ufficiale con i Sindacati, ha diramato il Progetto Nazionale di Formazione per i Dirigenti Scolastici neo assunti nell’a.s. 2015-2016. Il Dirigente responsabile della Direzione del personale ha ritenuto che formare 667 neo Dirigenti scolastici rientrasse nei suoi poteri datoriali ! L’unico confronto informale si è avuto con l’invio della bozza del Progetto avvenuto per email il 29 ottobre scorso e con la richiesta di “far pervenire eventuali osservazioni entro il prossimo 3 novembre”.
La FLC, come sicuramente anche le altre Organizzazioni sindacali dell’Area V, ha fatto pervenire entro la data del 3 novembre le proprie osservazioni in merito; ma il testo del Progetto diramato dal MIUR in data 5 novembre 2015 è rimasto identico a quello inviato il 29 ottobre per le osservazioni, a parte una frase finale sulla quale torneremo. Non solol’amministrazione non rispetta quanto previsto dall’articolo 4 del CCNL dell’Area V, che al comma 1 prevede la contrattazione collettiva nazionale integrativa per la “definizione e il finanziamento dei programmi di formazione e aggiornamento dei criteri” e al comma 2 la contrattazione collettiva regionale per “la definizione dei programmi di formazione e aggiornamento”, ma non ritiene la materia nemmeno oggetto di informativa preventiva da svolgere in apposito incontro formale e non per telefono o per email.
Si chiarisce che destinatari del percorso di formazione saranno sia i nominati nell’a.s. 2015-2016 idonei del concorso indetto con DDG 13 luglio 2011 sia i nominati nell’a.s. 2015-2016 ai sensi del comma 192 della legge 107/15; quelli nominati ai sensi del comma 88, che hanno già svolto un periodo di formazione intensiva, non dovranno svolgere la formazione in presenza ma unicamente la formazione autonoma e il periodo di tirocinio con il supporto di un’attività di mentoring. Una tabella illustra il numero dei dirigenti scolastici nominati nelle varie regioni, per un totale di 667 neo dirigenti.
Il piano di formazione, per complessive 75 ore, prevede: 40 ore di Formazione in presenza da svolgere nel periodo Dicembre/Aprile; 10 ore di Formazione autonoma da svolgere nel periodo Dicembre/Aprile; 25 ore di Attività di “Mentoring” da svolgere nel periodo Dicembre/Giugno. La formazione in presenza sarà prevalentemente su base interregionale. Gli argomenti principali dei corsi di formazione in presenza vedono al 1° posto “il ruolo del dirigente scolastico alla luce della legge 107/15. Ancora una volta i docenti dei corsi sono individuati, oltre che tra dirigenti di I e II fascia amministrativi e tecnici e tra dirigenti scolastici in servizio presso l’USR o in quiescenza da non più di 3 anni, tra professori universitari, magistrati amministrativi o contabili o avvocati dello stato. Il dirigente neo assunto dovrà svolgere il periodo di tirocinio con il supporto di un’attività di mentoring con un dirigente scolastico esperto. Il mentor viene individuato dal Direttore generale dell’USR; il rapporto numerico fra mentor e nuovi dirigenti scolastici è orientativamente di 1 a 4. I mentor invieranno una relazione finale al Direttore Generale per documentare le attività svolte. Gli Uffici Scolastici Regionali con appositi questionari da sottoporre ai corsisti verificheranno il conseguimento degli obiettivi e il gradimento dell’iter formativo. Infine, per la realizzazione del progetto formativo, saranno individuate 18 scuole-polo alle quali saranno assegnate le risorse finanziarie previste per la realizzazione delle attività.
Alcune considerazioni sul Progetto 2015-2016:
Nella premessa del Progetto, così come al primo punto degli argomenti principali dei corsi, si afferma che la formazione dovrà essere finalizzata in particolare a “riflettere sul nuovo ruolo dirigenziale alla luce di quanto previsto dalla legge 107/2015”, come se la legge avesse modificato o abrogato il D.Lgs. 59/08 e l’articolo 25 del D.Lgs. 165/01 e avesse creato una nuova figura di dirigente scolastico.
Non si capisce perché le 10 ore di formazione autonoma debbano essere concentrate nel periodo Dicembre/Aprile e non nel periodo Settembre/Giugno.
Chi coprirà le spese per la formazione in presenza? Saranno a carico dei neo DS? Perché non dare la possibilità di svolgere le attività in presenza nella regione di residenza dei neo dirigenti?
Avevamo raccomandato, sulla base delle esperienze pregresse, di non individuare come relatori dei corsi in presenza avvocati dello Stato, procuratori, magistrati che spesso fanno aumentare ansie ed insicurezze dei neo dirigenti; l’amministrazione insiste ancora su queste figure.
E’ opportuno precisare che la relazione dei mentor non ha alcun valore valutativo ma di semplice certificazione delle attività svolte dal neo dirigente
E’ condivisibile che alla conclusione dell’iter di formazione sia prevista la rilevazione del gradimento dei corsisti e degli obiettivi raggiunti; ma perché non prevedere prima dell’inizio dei corsi di formazione la rilevazione dei bisogni formativi dei corsisti?
Con l’individuazione delle scuole polo, ancora una volta l’amministrazione scarica sulle segreterie delle scuole le incombenze di tipo amministrativo relative ai corsi.
Su nostro suggerimento, il MIUR raccomanda ai Direttori Generali regionali “di garantire l’informativa alle Organizzazioni sindacali dell’Area V della dirigenza scolastica”: è curioso che l’amministrazione centrale, che non ha voluto confrontarsi con le Organizzazioni sindacali nazionali faccia questa raccomandazione alle sedi regionali!