E’ stato firmato dai Dicasteri competenti il cosiddetto “decreto mutui” per interventi di edilizia scolastica, in attuazione dell’art.10 della legge di conversione n. 128/13, che consentirà alle Regioni di contrarre mutui trentennali, a tassi agevolati, con la Banca Europea per gli investimenti, con la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa, con la Cassa depositi e prestiti o con gli istituti bancari.

Si tratta di contributi pluriennali per 40 milioni annui i cui oneri di ammortamento (sia per la parte capitale sia per la parte interessi) saranno a carico dello Stato a partire dal 2015. Una operazione che dovrebbe sviluppare complessivamente circa 850 milioni di euro, consentendo di far fronte alle carenze strutturali delle scuole o per la costruzione di nuovi edifici scolastici.

Il decreto prevede che le Regioni, nella predisposizione dei piani di edilizia scolastica redatti sulla base delle richieste degli enti locali, tengano conto di alcune priorità, quali le segnalazioni già inviate al Presidente del Consiglio nel mese di marzo; l’esaurimento definitivo delle graduatorie del D.L. 69/2013 convertito nella L. 98/2013 (decreto del fare); degli ulteriori progetti esecutivi immediatamente cantierabili, esecutivi o definitivi appaltabili relativi ad edifici scolastici di proprietà degli enti locali e non oggetto di altri finanziamenti.

Le Regioni dovranno trasmettere al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca i piani regionali triennali entro il 31 marzo 2015, mentre il Miur entro il 30 aprile 2015 inserirà gli interventi in un’unica programmazione nazionale.

L’aggiudicazione provvisoria dei lavori dovrà avvenire entro il 30 settembre 2015, pena la revoca del finanziamento da parte del Miur.

 

 

FONTE: ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani

 

 

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