carta dei diritti internetResi noti i dati di utilizzo della quota individuale nell’anno scolastico 2016/2017: prevalgono le spese per computer e strumenti informatici. I chiarimenti sulle questioni sospese.


 

Come già anticipato nella scorsa settimana il MIUR ha convocato i sindacati ieri 6 novembre 2017, per una informativa sulla carta del docente a.s. 2017/2018, risultata poi prevalentemente imperniata sugli esiti del monitoraggio informatico effettuato dall’Ufficio preposto alla Formazione del personale scolastico.

 

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I dati si riferiscono all’a.s. 2016/2017 in quanto, è bene ricordarlo, in quello precedente la somma è stata anticipata sul cedolino dello stipendio in via transitoria e validata a saldo, previo consegna di scontrini e altri documenti di acquisto.

Questi i numeri in premessa:

 

 

  • 635.098 docenti registrati in piattaforma, pari all’87% del totale
  • euro 256.534.568,71 l’importo validato, cioè l’80,79% di quello utilizzabile
  • euro 317.549.000 l’ammontare del fondo utilizzabile (635.098 x 500)

 

 

Dall’inizio dell’anno scolastico 2017/2018 si sono attivate 40.000 nuove registrazioni.

 

La parte più importante della comunicazione da parte dei dirigenti del MIUR è stata quella in relazione alle tipologie di beni/servizi individuati dai docenti per destinare la somma: percentuali molto marginali sono utilizzate per cinema, teatro, musei, mostre e spettacoli dal vivo, mentre emerge dominante l’acquisto di prodotti informatici, hardware e software. In mezzo, ma senza alcun raffronto compatibile, l’impiego della somma per corsi di formazione/aggiornamento/master e certificazioni e per libri/testi.

Grafico-carta-docente-importo-validato-2
(clicca sul grafico per ingrandire)

 

 

A detta dell’amministrazione, risulta positivo il riscontro sulla efficacia del sistema, nonostante sia innegabile una certa complessità dell’operazione, ma occorre portare a pieno raggiungimento tutta la platea degli aventi diritto. A tal fine è necessario anche risolvere i problemi legati alla procedura SPID in particolar modo con alcuni gestori del servizio.

 

I chiarimenti sulle questioni sospese

 

Come FLC CGIL abbiamo sollecitato il MIUR, ancora una volta, a dare seguito alla sentenza del TAR del Lazio sul diritto alla card anche per il personale educativo, dopo il ricorso presentato dai sindacati a novembre 2015. L’amministrazione dichiara di aver ricorso in appello e l’erogazione risulta sospesa fino al relativo pronunciamento.

 

Un altro punto controverso riguarda l’interpretazione di un passaggio del DPCM del 28 novembre 2016 che stabilisce: “A partire dall’anno scolastico 2017/2018, la registrazione di nuovi soggetti beneficiari dell’applicazione web dedicata è consentita dal 1° settembre al 30 ottobre di ciascun anno”. Il MIUR ha chiarito che non esiste alcuna scadenza e l’operatività del sistema non prevede finestre di registrazione prefissate. L’accesso con le credenziali dopo la procedura di autenticazione, rimane attivo ad oltranza.

 

La nostra posizione

 

Certamente i dati presentati consentono di capire che l’utilizzo delle somme da parte dei docenti è perlopiù orientato a beni di consumo e strumenti, pur annoverati tra quelli autorizzati; l’impiego delle stesse per finalità di formazione/aggiornamento in senso stretto, non rimanda ad esiti soddisfacenti. Come FLC CGIL inseguiamo un’idea diversa su questa materia, volta ad uno sviluppo della professionalità che deve trovare spazio nel contesto lavorativo di cui si è parte, rispondendo a bisogni sia collegiali che individuali, ma nella programmazione di obiettivi di interesse comune.

 

L’avvio del confronto per il rinnovo del contratto, scaduto ormai da nove anni, sarà l’occasione per riportare il tema della formazione alla centralità della discussione, a partire dalle risorse, per favorire un coinvolgimento pienamente responsabile di tutto il personale nella cornice di regole chiare e diritti esigibili.