La messa a disposizione è una domanda informale con cui ogni aspirante supplente (in graduatoria o meno) può dichiarare la propria disponibilità ai dirigenti scolastici ad eventuali incarichi di supplenza.
Ogni scuola ha libertà di gestione di tali candidature e può decidere liberamente in base alla valutazione delle stesse se contattare i candidati al termine delle graduatorie di istituto per supplenze brevi od annuali.
Cosa significa |
I requisiti |
Cosa scrivere |
Cosa significa
Messa a disposizione: come funziona. I dirigenti scolastici (o DSGA) hanno a propria disposizione delle graduatorie di istituto a cui possono attingere per cattedre rimaste scoperte durante l’anno scolastico per mobilità, congedi, maternità e quant’altro.
Tali graduatorie includono candidati docenti per varie classi di concorso aggiornate ogni tre anni.
Per questo non sempre tutte le classi hanno un numero sufficiente di candidati e spesso tali candidati non sono disponibili a ricoprire l’incarico offertogli dal dirigente.
In questo caso la scuola può attingere dall’archivio di candidature spontanee, ovvero le domande di messa a disposizione (MAD) inviate durante l’anno scolastico e selezionare liberamente il proprio candidato in base ai vari requisiti.
I requisiti
Non esistono requisiti minimi per inviare una messa a disposizione e non ci sono limitazioni su chi può farla.
Tuttavia i dirigenti andranno a valutare i titoli di studio, le esperienze e le eventuali note del candidato, proprio come in un curriculum inviato ad una azienda alla ricerca di personale e non avranno maggior valore i titoli riconosciuti per punteggio se non per certificazione delle competenze.
Non esistono graduatorie interne per le MAD se non in istituti di lodevole organizzazione su specifica richiesta del proprio dirigente. Le scuole non sono obbligate a stilare tale graduatoria ed è un compito oneroso per molte segreterie già troppo impegnate dai lavori di ordinaria amministrazione. Ha quindi grande importanza la sinteticità e la selezione delle principali informazioni utili per far risaltare la propria candidatura.
Avranno maggiori possibilità di essere contattati i candidati in possesso di lauree magistrali e dei crediti utili per accedere alle classi di concorso riferite alla cattedra rimasta scoperta, così come chi durante il proprio percorso di studio ha seguito master e corsi di perfezionamento su tematiche legate al mondo dell’istruzione (BES, DSA, L2, Strategie didattiche etc.).
Anche il diploma magistrale ante 2001 offre molte possibilità di supplenze anche a lungo termine, seppur non più riconosciuto per accedere a concorsi pubblici.
L’abilitazione all’insegnamento non è necessaria ma se in suo possesso segnalarlo nella MAD aumenterà notevolmente le possibilità di contatto da parte delle scuole.
Cosa scrivere
La messa a disposizione è un biglietto da visita con le informazioni essenziali per una prima selezione da parte della scuole. È possibile allegare il curriculum vitae, ma non obbligatorio , spesso anzi non è proprio gradito, dato che è una documentazione aggiuntiva non necessaria.
Le principali informazioni da non dimenticare oltre ai dati anagrafici sono:
- Titoli di studio , sono preferibili i titoli che danno accesso a classi di concorso;
- Esperienze pregresse nel mondo della formazione, anche se in forma privata o di volontariato;
- Master, certificazioni, integrazioni di crediti (come i 24 CFU), il possesso di specializzazioni ed abilitazioni.
In caso di mancanza di titoli specifici e di mancata esperienza può essere utile arricchire le proprie note con qualifiche e disponibilità ad incarichi anche non inerenti al proprio percorso ma rimasti scoperti.
Ultima nota da non scordare assolutamente, ricordatevi di inserire recapiti telefonici ed email aggiornate, i dirigenti scolastici potrebbero contattarvi anche per incarichi rimasti scoperti nella stessa giornata.
In caso di mancata risposta, il dirigente non è tenuto a ricontattarvi e l’incarico ricadrà sul successivo “maddista” sulla scrivania del dirigente.