Saranno 57mila i nuovi prof che varcheranno le aule scolastiche quest’anno, eppure, nonostante tutte queste assunzioni, non tutti i posti saranno coperti, in particolare i posti di sostegno.
Delle oltre 57 mila nuove assunzioni, circa 44 mila saranno destinate a coprire le cattedre ordinarie, 13 mila o poco più, invece, sono quelli destinati a coprire ruoli di sostegno.
È proprio l’insegnamento per i ragazzi con difficoltà a destare le maggiori preoccupazioni. Gli insegnanti destinati a ricoprire questi ruoli, infatti, non sono abbastanza. A rischiare di rimanere scoperti sono anche gli uffici di presidenza e i ruoli di direttore amministrativo.
AAA supplenti cercasi
Resta spazio, quindi, anche in questo nuovo anno scolastico 2018/2019, per i supplenti, che possono inviare la propria candidatura tramite la messa a disposizione.
Molte classi di concorso non riusciranno a trovare una copertura nemmeno con questa nuova infornata di assunzioni. È il caso, ad esempio, dei docenti di lingua spagnola e di quelli di matematica.
Entro il 31 agosto arriverà il decreto del ministero dell’economia, su richiesta del Miur, che ripartirà i contingenti per regione, per provincia e per insegnamento. Saranno, quindi, definiti ruoli e posizioni dei 57 mila nuovi assunti. Con il documento di fine agosto, poi, si farà chiarezza anche sulle opportunità legate proprio al mondo della supplenza. Solo tra qualche settimana sarà possibile definire con lucidità quali e quante cattedre resteranno scoperte.
Le nuove assunzioni a scuola
Le nuove assunzioni a scuola salgono a oltre 70.000 posizioni e non riguardano solo docenti. Verranno assunti anche quasi diecimila ausiliari e tecnici amministrativi. Sono, invece, 212 i posti per i dirigenti scolastici che poche settimane fa hanno affrontato il concorso per la definizione delle nuove posizioni.
Numeri così importanti, legati alle assunzioni nel mondo della scuola, non si vedevano dal 2015.
In una recente intervista a Il Messaggero, Marcello Pacifico, Presidente dell’Associazione Nazionale dei dirigenti scolastici (Anief), ha dichiarato: “A cominciare dal sostegno, i posti sono molti di più dei 13mila che si andranno a coprire, sono almeno il triplo visto che le deroghe superano quota 40 mila. Con pesanti conseguenze non solo per i docenti ma anche per gli studenti: viene a saltare infatti ogni anno la continuità didattica a discapito di quei ragazzi che più di altri ne hanno bisogno”.