L’annuncio arriva direttamente dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara: si torna alle modalità operative pre-Covid per l’esame di Maturità 2023.
Ad annunciare la restaurazione al vecchio modello operativo è stato infatti direttamente il Ministro in un’intervista rilasciata al Quotidiano La Stampa.
Valditara ammette che la pandemia ha lasciato segni anche sulla scuola: “Che abbia lasciato degli strascichi è evidente. L’aumento del bullismo, uno smarrimento di molti giovani che si trovano più in crisi nell’affrontare il percorso scolastico. Mi riferisco alla sempre più accentuata assenza di socializzazione“.
Tuttavia con il ritorno alle vecchie tipologie organizzative vuole spingere per la normalizzazione post-Covid.
Scopriamo dunque quali saranno le modalità operative per gli esami di maturità per l’anno scolastico in corso.
Maturità 2023: si torna alle modalità pre-Covid
Si tornerà quindi alle modalità di prove e di colloquio precedenti al 2019, ultimo anno prima dell’arrivo della pandemia da Covid-19-
Secondo quanto riportato dal Ministro, infatti, la legge del 2017 che regola l’esame di Maturità “è la legge in vigore. Prima di decidere ho sentito esperti e addetti ai lavori. Alla fine è parsa la soluzione più ragionevole. Se dovesse funzionare male, si interverrà […] Il colloquio interdisciplinare deve valorizzare le competenze degli studenti e verificare la loro capacità di fare collegamenti tra le materie. Non deve esserci l’interrogazione in italiano, in greco o in matematica. Su questo invierò una circolare che chiarirà esattamente come andrà svolto“.
Inoltre ha aggiunto che anche le prove Invalsi faranno parte della valutazione finale: “Il test Invalsi non è una valutazione delle competenze ai fini del giudizio. Serve a finalità statistiche, per comprendere le competenze acquisite dalla comunità scolastica non dai singoli. Le prove dovranno essere più aderenti a queste finalità, quindi non potranno essere astruse o non strettamente finalizzate all’obiettivo del test.”
Il calendario degli Esami per l’anno scolastico 2022/2023
Secondo l’ordinanza ministeriale firmata la scorsa estate dall’ex ministro Patrizio Bianchi l’Esame di Stato conclusivo della Scuola secondaria di II grado, compresi i percorsi di secondo livello per gli adulti, inizierà con la prima prova scritta alle ore 8.30 del 21 giugno 2023.
L’Esame di Stato conclusivo della Scuola secondaria di I grado si svolgerà nel periodo compreso tra il termine delle lezioni e il 30 giugno 2023, secondo i calendari definiti dalle commissioni d’esame insediate presso le istituzioni scolastiche statali e paritarie.
L’Esame di Stato conclusivo del primo periodo didattico dei percorsi di primo livello per gli adulti iscritti e frequentanti i Centri provinciali per l’istruzione degli adulti si effettua, in via ordinaria, entro il termine dell’anno scolastico, secondo il calendario stabilito dal dirigente scolastico, sentito il collegio dei docenti.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it