Istruzione_Formazione_Professionale_biancoL’Istruzione e Formazione professionale (IeFP) segna un passo nuovo nell’anno formativo 2015-16: per 4 studenti su 10 diventa infatti la prima scelta per la prosecuzione degli studi con il 44,4% di iscritti 14enni al primo anno.


Inoltre, si conferma un adeguato strumento di contenimento della dispersione formativa con il 55,6% degli iscritti provenienti da percorsi scolastici meno regolari.

 

È quanto emerge dal Monitoraggio, giunto alla 15esima edizione, realizzato da Inapp per conto del ministero del Lavoro, illustrato a Roma dal sottosegretario al Lavoro, Luigi Bobba, e dal presidente dell’Inapp, Stefano Sacchi, e che verrà presentato integralmente giovedì 30 novembre a Verona, nell’ambito della manifestazione Job & Orienta assieme al XVII Rapporto sull’Apprendistato.

 

La partecipazione al Sistema IeFP conferma un trend in lieve diminuzione (-7mila unità) rispetto alle precedenti annualità. Nell’anno formativo 2015-16 si contano 322.322 iscritti, 308.328 (-2,6% rispetto al 2014-15) ai percorsi triennali, 13.994 ai percorsi di IV anno. I Centri accreditati accolgono il 44,8% degli studenti, gli Istituti professionali di Stato registrano il 49,1% nei percorsi in sussidiarietà integrativa, mentre nella sussidiarietà complementare gli iscritti rappresentano il 6,1% del totale. Per quanto riguarda il genere, dal monitoraggio emerge che la IeFP è gradita prevalentemente dai maschi che rappresentano il 61,5% degli iscritti contro il 38,5% delle femmine.

 

Sono 18.979 le persone con disabilità, il 7% del totale, a conferma dell’inclusività del sistema IeFP e si conferma consistente la presenza di studenti di origine straniera con 42.595 unità (41.353 nel triennio e 1.242 al IV anno), pari al 13,3% del totale, anche se il loro tasso di partecipazione scende tra il triennio e il IV anno, perdendo 6 punti percentuali nelle Istituzioni formative e oltre 10 nella sussidiarietà.

 

Tra gli stranieri si nota una preferenza per i percorsi della sussidiarietà complementare (22,8% di iscritti nel triennio), probabilmente dovuta anche alla robusta componente straniera nelle regioni che attivano tale tipologia di offerta.

 

Proprio sugli aspetti di diffusione e inclusività insiste il Presidente Sacchi, secondo il quale “i dati mostrano che l’istruzione e formazione professionale si caratterizza per la sua capacità di includere ragazzi e ragazze nel sistema formativo, consentendo una scelta reale e di qualità per molti di loro”.