Le Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani (Acli) hanno recentemente espresso preoccupazione riguardo alla politica del Ministro della Scuola, Valditara, in materia di cittadinanza.
Con oltre cinque milioni di cittadini stranieri regolari e più di un milione di bambini con genitori di origine straniera, il dibattito sulla cittadinanza assume una rilevanza sempre maggiore in Italia.
In una lettera aperta al Ministro, le Acli hanno evidenziato che, nonostante la presenza significativa di cittadini stranieri nel Paese e il loro contributo alla società, sembra che il governo abbia focalizzato la propria attenzione sulla riproposizione di classi differenziate nelle scuole.
Le Acli avrebbero auspicato che, a questo punto della legislatura, vi fosse un maggiore impegno da parte delle forze politiche per riformare la legge sulla cittadinanza anziché discutere sul modo di separare gli italiani dagli stranieri all’interno delle istituzioni scolastiche.
Riguardo alla proposta del Ministro riguardante la composizione delle classi sulla base delle percentuali di presenze madrelingua, le Acli ricordano che tali criteri esistono già da diversi anni, ma risultano difficilmente applicabili in alcune aree del Paese con alta densità di migranti. A ciò si aggiungono le migrazioni degli studenti italiani all’estero e l’inverno demografico in corso, che porterà alla diminuzione di 1,3 milioni di studenti nelle scuole.
Le Acli suggeriscono al Ministro Valditara di investire risorse umane ed economiche per offrire corsi ad hoc e momenti suppletivi di studio ai ragazzi di origine straniera che arrivano in Italia dopo l’età della scuola dell’obbligo, anziché dividere e differenziare la comunità scolastica.
Inoltre, le Acli rimarcano l’importanza di una riforma sulla cittadinanza che permetterebbe agli alunni definiti impropriamente stranieri di ottenere la cittadinanza italiana, seguendo così l’esempio di figure come don Milani e don Bosco, e lavorando verso un futuro inclusivo per il Paese.
Il testo della lettera aperta delle Acli al Ministro Valditara
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it