E’ il numero che ci fornisce Italia Oggi e che così spiega le fasi successive di assunzioni, dopo la procedura ordinaria sui posti liberati dal turnover.
“Resta il fatto, però, che le immissioni in ruolo ordinarie non copriranno tutti i posti vacanti. Ad esito di questa tornata di assunzioni, infatti, rimarranno comunque vuoti circa 14mila posti. Che dovrebbero essere recuperati a seguito dell’entrata a regime del piano straordinario di assunzioni previsto dal disegno di legge sulla scuola.”
La prima fase della assunzioni si svolgerà con le ordinarie regole sul reclutamento, quindi 50% da ciascuna graduatoria, secondo l’art. 399 del T.U.
In questa fase – spiega Italia Oggi – non sarà consentito agli aspiranti docenti che rimarranno senza assunzione di concorrere per altre provincie. E dunque, le eventuali cattedre che dovessero residuare saranno destinate, sempre nell’ambito della stessa provincia, alle classi di concorso che presenteranno maggiore disponibilità di posti e meno rischi di insorgenza di situazioni di esubero. È il caso di quelle classi di concorso che, a fronte di cattedre vacanti e disponibili non presentano aspiranti all’immissione in ruolo perché le relative graduatorie risultano esaurite. Si pensi, per esempio, a talune graduatorie per alcuni insegnamenti tecnico pratici, esaurite ormai da anni.
Le fasi successive sono spiegate dalla FLC CGIL
- quelli che non trovano posto nella fase a) vengono assegnati successivamente a domanda sui posti di O.D. rimasti liberi dopo la fase a) nelle varie province a livello nazionale indicate a domanda ed assunti con decorrenza giuridica 1/9/201.
- quelli che non trovano posto neppure nella fase b) vengono assegnati all’organico aggiuntivo delle varie province a livello nazionale (sempre in base alla stessa domanda) ed assunti con decorrenza giuridica 1/9/2015
Nota della redazione: il “dirottamento verso altre classi di concorso” non ci convince fino in fondo, attendiamo le istruzioni operative.