I parlamentari Marco Valli ed Isabella Adinolfi (M5S) sono stati contattati dal “ Comitato per l’inserimento dei diplomati magistrale abilitati in Gae” fondato e gestito su Facebook dal Prof. Liberato Gioia, per la presentazione di una interrogazione al Parlamento europeo.
I pentastellati europei, rispondendo immediatamente alla richiesta d’aiuto, a metà settembre hanno depositato la seguente interrogazione parlamentare, registrata solamente in data 8 ottobre 2015 a causa del ritardo dovuto ad una revisione al regolamento interno al Parlamento:
“Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-013639/2015 alla Commissione – 8 ottobre 2015
Articolo 130 del regolamento
Isabella Adinolfi (EFDD), Marco Valli (EFDD), Laura Agea (EFDD), Laura Ferrara (EFDD), Daniela Aiuto (EFDD) e Tiziana Beghin (EFDD)
Oggetto: Inserimento dei diplomati magistrali abilitati nelle GAE
Il comitato per l’inserimento dei diplomati magistrali nelle graduatorie a esaurimento (GaE) lamenta il mancato riconoscimento dei diplomi magistrali precedenti al 2002 da parte del ministero dell’Università e della Ricerca (Miur). Di conseguenza, ai docenti precari in possesso di tale diploma è inibito l’accesso alle suddette graduatorie, che può condurre ad essere immessi in ruolo e assunti con contratto a tempo indeterminato. La consolidata giurisprudenza del Consiglio di Stato in materia ha sancito il diritto all’inserimento nelle graduatorie a esaurimento ai diplomati magistrali di cui trattasi, ma le sentenze della massima assise amministrativa italiana – estendibili erga omnes – hanno indotto il Miur a inserire in graduatoria solo gli insegnanti ricorrenti.
Può la Commissione precisare quanto segue:
1. Ritiene nel caso di specie di dover intervenire per tutelare il diritto al riconoscimento delle qualifiche professionali sancito nella direttiva 2005/36/CE del 7 settembre 2005, recepita in Italia dal decreto legge 9/11/2007 n. 206?
2. Ritiene di doversi attivare per far cessare la possibile violazione dell’articolo 4.3 del TUE sul dovere di leale cooperazione tra Unione e Stati membri e dei principi generali del diritto dell’Unione quali la certezza del diritto e la non discriminazione, oltre che della direttiva 1999/70/CE del Consiglio sul lavoro a tempo determinato?”
La risposta, pervenuta dalla Commissione parlamentare purtroppo non aggiunge elementi nuovi a quanto già si conosceva “La Commissione è già intervenuta in passato per garantire il riconoscimento in altri Stati membri dell’UE della qualifica professionale di tali insegnanti, conformemente a quanto disposto nella direttiva 2005/36/CE”.
Pertanto, la battaglia dei diplomati magistrale prosegue nelle aule dei tribunali, dove si alternano sentente positive ad altre di diniego alla richieste di inserimento in Graduatoria ad esaurimento.