Nell’anno scolastico 2015-2016 gli alunni con disabilità nella scuola primaria sono 88.281 (pari al 3% del totale degli alunni), nella scuola secondaria di I grado 67.690 (il 4% del totale).
Nella scuola primaria si stima che l’8% degli alunni con disabilità non sia autonomo in nessuna delle seguenti attività: spostarsi, mangiare o andare in bagno. Nella scuola secondaria di primo grado tale quota è pari al 6%.
Sono in media il 10% gli alunni con disabilità che non partecipano alle uscite didattiche brevi senza pernottamento organizzate dalla scuola. La partecipazione alle gite d’istruzione con pernottamento risulta invece più difficoltosa: nella scuola secondaria di primo grado non partecipano il 20% degli alunni con sostegno; nella scuola primaria la percentuale si attesta all’8%.
In questo contesto le differenze territoriali sono rilevanti: nel Mezzogiorno non partecipano alle gite di istruzione con pernottamento il 12,8% degli alunni della scuola primaria contro il 7,8% del Centro e il 5,1% del Nord. Allo stesso modo nella scuola secondaria di primo grado non partecipano alle gite con pernottamento il 31,3% degli alunni con sostegno nelle scuole del Mezzogiorno contro il 19,3% del Centro e il 11,3% del Nord. Tra i motivi della mancata partecipazione spiccano i problemi legati alla disabilità e i problemi economici.
L’art. 3 della Costituzione Italiana e del principio di integrazione scolastica , anche nelle gite di istruzione, ribadisce il diritto degli alunni con disabilità a partecipare a viaggi di istruzione e visite guidate, esattamente come tutti gli altri compagni, sulla base del principio di uguaglianza. La scuola per garantire la partecipazione degli studenti con disabilità deve designare un accompagnatore qualificato tra tutto il personale, che in genere è il docente di sostegno. Capita molto spesso che se il docente non è disponibile ad accompagnarlo in gita, lo studente non ha possibilità di aggregarsi ai compagni.