Da formazione insegnanti a internazionalizzazione delle Università, pubblicate le priorità politiche per il 2015 del Ministro Giannini.
Promuovere e incentivare gli interventi in materia di edilizia scolastica, ridurre drasticamente il precariato fra i docenti e aumentare la formazione della classe insegnante, eliminare le ‘molestie’ burocratiche a cui sono sottoposti dirigenti scolastici e professori. E ancora, sostenere il percorso di internazionalizzazione degli atenei italiani e delle istituzioni dell’Alta formazione artistica musicale e coreutica (AFAM), sia dal punto di vista della mobilità degli studenti che di quella dei docenti. Rendere più agevole e appetibile l’accesso alla carriera accademica da parte dei giovani. Ripensare l’orientamento all’università e al mondo del lavoro. Migliorare la programmazione degli interventi nell’ambito della ricerca. Riaprire il confronto sul tema delle borse di studio universitarie.
Sono alcuni dei 24 punti contenuti nell’Atto di indirizzo firmato dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, che individua le priorità politiche per il 2015.
Il Miur si impegnerà nella promozione della valutazione come strumento di miglioramento della scuola e di valorizzazione degli insegnanti. Al centro dell’attività 2015 anche il potenziamento delle competenze linguistiche, economiche e informatiche degli alunni e l’incremento del numero di studenti delle scuole secondarie che hanno accesso a percorsi di alternanza scuola-lavoro. Fra le priorità anche l’ottimizzazione degli spazi di autonomia degli istituti, attraverso l’attuazione dell’organico funzionale e l’incentivazione dell’utilizzo condiviso di risorse strumentali e umane tra reti di scuole.
Il documento prevede inoltre un forte impegno a rendere la scuola sempre più “aperta”, anche oltre l’orario delle lezioni, per lo sviluppo di progetti e programmi dedicati e per contrastare la dispersione scolastica. Si punta poi ad una scuola digitale e dematerializzata, per semplificare i flussi di dati e promuovere nuove forme di insegnamento.
Tra gli obiettivi per il 2015 anche l’accelerazione della distribuzione delle risorse alle università su base meritocratica e il ricambio generazionale della classe docente. Le priorità del Miur proseguono con la riprogrammazione dell’orientamento universitario per assicurare un miglior collegamento tra mondo del lavoro e mondo accademico. Rendere più semplici le procedure di assegnazione delle risorse per la ricerca e quelle di programmazione, anche attraverso la creazione di Coordinamento Nazionale degli Enti pubblici di ricerca è un altro degli obiettivi indicati. Sempre nell’ambito della ricerca, verranno promosse politiche di mobilità dei ricercatori a tutti i livelli e, nell’ambito del quadro europeo, in linea con il programma “Horizon 2020”, saranno favoriti processi di apertura internazionale degli Enti pubblici di ricerca.
Gli istituti di Alta formazione artistica, musicale e coreutica saranno non solo aiutati a migliorare i loro processi di internazionalizzazione, ma riformati nella struttura, con particolare riguardo all’offerta formativa e al reclutamento, e nella governance, per favorire un sistema di autonomia responsabile.
FONTE: MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca