money-1302832_640Le organizzazioni sindacali hanno proceduto alla sottoscrizione definitiva del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) a.s. 2017/2018 per la ripartizione delle risorse finanziarie destinate al Miglioramento dell’Offerta Formativa (MOF) e alle Aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro l’emarginazione scolastica.


 

Per fare questo è stato necessario espungere l’art. 9 (riguardante i criteri di riparto delle economie) dall’ipotesi di CCNI del MOF 2017/2018, in modo da consentire l’immediata erogazione delle risorse per il miglioramento dell’offerta formativa (assieme ai fondi per il funzionamento) già assegnate alle scuole e non far trascorrere altro tempo invano.

 

A questo proposito i sindacati hanno rilasciato una dichiarazione a verbale.

 

Le ragioni dell’esclusione della disciplina contenuta nell’art. 9 sulla disposizione delle economie, che sarà oggetto di una successiva apposita sessione negoziale, risiedono nelle osservazioni sollevate da IGOP e Dipartimento Funzione Pubblica e riguardanti i criteri di ripartizione delle economie, che avrebbero bloccato il CCNI sul MOF 2017/2018, fermo già da sei mesi al vaglio degli organi di controllo.

 

I rilievi si riferiscono alla finalizzazione delle economie che, a loro dire, non possono essere ridestinate a una spesa diversa da quella per cui erano state contrattate col MOF e, di conseguenza, mettono in discussione la contrattazione integrativa che non avrebbe il potere di rifinalizzare queste risorse.

 

I sindacati, d’accordo anche il MIUR, hanno ribadito che questo è, invece, un potere lasciato dal CCNL alla contrattazione tra le parti, alle quali spetta giuridicamente decidere a cosa vanno ridestinate queste somme.

 

Per quanto riguarda, invece, l’ipotesi di CCNI sulle economie 2015/2016, bloccato anch’esso dai rilievi di IGOP e Dipartimento Funzione Pubblica, abbiamo sollecitato l’Amministrazione a procedere celermente con l’iter autorizzativo di controllo e di avviare la certificazione sul 2016/2017, sostenendo le ragioni del pieno potere della contrattazione sulle finalizzazioni di spesa, dal momento che non esiste un vincolo di destinazione stabilito da una legge e che essa è lasciata dallo stesso CCNL alla libera contrattazione tra le parti.

 

È urgente liberare anche le economie nazionali che servono a integrare le somme del MOF per il pagamento delle indennità di bilinguismo e trilinguismo, dei DSGA e di turno notturno e festivo del personale educativo ed ATA nei Convitti ed Educandati.

 

D’altra parte, i fondi risultano sempre più insufficienti a fronteggiare le necessità delle scuole e l’aumento continuo delle prestazioni richieste al personale docente e ATA.

 

Per la FLC CGIL resta gravissima la vicenda del continuo veto immotivato e irragionevole da parte degli organi di controllo, che impedisce l’utilizzo completo delle risorse che sono fondamentali al pieno funzionamento delle istituzioni scolastiche.