fondi-scuole-bambini-ucrainiDal Ministero dell’Istruzione e del Merito assegnati nuovi fondi alle scuole italiane che hanno accolto bambini e studenti ucraini: ecco tutti i dettagli.


Si tratta di 3.702 scuole, comprese le paritarie: le risorse potranno finanziare progetti, anche in condivisione con enti locali e in rete, di inserimento linguistico, di socialità, di integrazione e di continuità scolastica.

Solo l’anno scorso sono stati ben 22.788 gli studenti ucraini accolti, a partire dal 24 febbraio 2022, nelle scuole statali e paritarie.

Di essi, 5.060 sono alla scuola dell’infanzia, 10.399 alla primaria, 5.226 alla secondaria di primo grado e 2.103 alla secondaria di secondo grado. Nei CPIA ci sono 1.495 studenti.

Il numero più alto di studenti ucraini è accolto dalle scuole della Lombardia (4.836), seguite da quelle dell’Emilia Romagna (2.774) e della Campania (2.412).

Fondi alle scuole italiane che hanno accolto bambini e studenti ucraini

Assegnata nello specifico la somma di 31.133.046 euro al finanziamento degli istituti italiani che hanno accolto bambini e studenti ucraini.

Il provvedimento è una conseguenza dell’adozione da parte della Commissione europea (in data 8 marzo 2022) di una proposta relativa all’Azione di Coesione per i Rifugiati in Europa (Cohesion’s Action for Refugees in Europe – CARE) che consente agli Stati membri e alle regioni di fornire sostegno di emergenza alle persone in fuga dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

Il regolamento introduce una flessibilità nell’utilizzo delle risorse per il periodo di programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali, in modo da consentire una rapida assegnazione delle cifre ancora disponibili a sostegno dell’emergenza.

Il commento del Ministro Valditara

Questo è il contributo tangibile del nostro impegno nel garantire la continuità educativa dei giovani ucraini in fuga dalla guerra”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, “è una priorità politica, culturale e umanitaria, e riafferma i valori europei della democrazia, della pace e della libertà. Mettiamo al servizio di questa emergenza l’esperienza italiana nell’inserimento di ragazzi stranieri nelle classi con i loro coetanei, con un sostegno personalizzato, linguistico e psicologico”.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it