bonus asilo nido 2023 domandeIl nuovo testo è stato firmato recentemente dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara: ecco il nuovo Piano asili nido PNRR.


Si tratta di una misura finanziata con una cifra significativa di 734,9 milioni di euro destinati ai Comuni e alle 14 città metropolitane e che vuole migliorare e ampliare l’accesso ai servizi di assistenza per i bambini di età compresa tra 0 e 2 anni.

Il nuovo Piano asili nido PNRR

L’obiettivo principale di questo piano è duplice:

  • da un lato, si mira alla creazione e costruzione di nuovi asili nido
  • e, dall’altro, alla riconversione di edifici e immobili già esistenti per adibirli a questo importante servizio.

Questo sforzo è pensato non solo per rispondere alle esigenze immediate di assistenza per i più piccoli, ma anche per adeguarsi agli standard fissati dalla Commissione Europea.

Le risorse messe a disposizione per questo progetto derivano da diverse fonti, comprese le economie derivanti dal precedente Piano asili nido, e da fondi aggiuntivi recuperati nel bilancio del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM).

Il decreto appena firmato non solo stabilisce i criteri per la distribuzione equa delle risorse tra i vari Comuni, ma fornisce anche un elenco di beneficiari e le relative quote di finanziamento, basate sul numero minimo di posti da attivare. Inoltre, i 14 Comuni che fungono da sedi per le città metropolitane riceveranno una quota di risorse garantita, indipendentemente dal livello di copertura del servizio già raggiunto per la fascia d’età 0-2 anni.

Il Ministero avvierà presto una procedura di adesione per i beneficiari inclusi nell’elenco, al fine di autorizzare gli interventi necessari. È importante sottolineare che anche i Comuni più piccoli e con una popolazione residente inferiore nella fascia di età 0-2 anni avranno la possibilità di candidarsi. Questo potrà avvenire attraverso la formazione di convenzioni con Comuni limitrofi, consentendo così una gestione congiunta e sinergica dei servizi di assistenza.

Il testo del decreto e gli allegati

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it