Nel tardo pomeriggio di lunedì 14 novembre 2016 finalmente la sottoscrizione di un nuovo accordo sulle proroghe a tempo determinato, il quale, a differenza dei precedenti accordi 2013 e 2015, aveva la necessità di delineare non solo una garanzia nella transizione, ma anche un percorso possibile di assunzioni. Appena possibile diffonderemo il testo sottoscritto da tutte le organizzazioni sindacali. Merito di questo accordo è la forte volontà delle organizzazioni sindacali, spinte dal precariato che è stato coinvolto anche negli incontri con delegazioni di massa, di non arrendersi alle prime difficoltà della trattativa, ma di arrivare ad un accordo che non solo dirada, almeno per ora, un allarme diffusosi tra il personale precario, ma che secondo noi è utile a tutto l’ente che può contare su professionalità ormai consolidate (persino il primo testo governativo parlava di tenure track dopo 6 anni di TD). Anche per la delegazione dell’ente si è affermata la necessità di arrivare ad un accordo utile a tutte le parti ed allentare la tensione su una tematica così delicata.
Nell’accordo sono delineate priorità, le diverse tipologie di scadenze dei contratti e i tempi, dopo la formulazione del previsto piano triennale, per l’avvio di un tavolo concreto di confronto per un virtuoso e possibile piano di assunzioni. Questo ovviamente contribuirà meglio a precisare la transizione delle proroghe senza ricorso a nuovi concorsi a TD, se non quelli che dopo 6 anni si rendessero necessari per i tempi attuativi di quelli a tempo indeterminato. Aspetto importante sono gli impegni presi nella tempistica a valle del previsto piano triennale. L’ENEA dichiara “di apprezzare l’esperienza pregressa maturata in ENEA” (quindi anche l’attività come assegnisti), dichiara di volere “continuare ad avvalersi di tutto il personale TD” (a parte quelli con provvedimento disciplinare), il quale sarà valorizzato per “assicurare la continuità delle attività strategiche attualmente presidiate anche con il contributo fornito dal personale precario”.
Ovviamente il piano di assunzioni terrà conto di vincoli che evolveranno all’interno del decreto attuativo della Madia per gli enti di ricerca, teoricamente anche entro il mese. Ovviamente, se il Consiglio dei Ministri dichiarasse “l’indietro tutta” rispetto agli emendamenti proposti al decreto dalle Commissioni parlamentari riunite e dal Consiglio di Stato per salvaguardare enti che hanno un bilancio al 50% da entrate esterne, accordi di programma e progetti, si dovrà ricorrere ad ipotesi diverse, ad un piano B di tutela. Occorre considerare che la FLC CGIL chiede anche modifiche normative sui rinnovi nell’ambito del mille proroghe e misure occupazionali specifiche per la ricerca.
Nella stessa giornata è stato definito l’accordo sui benefici assistenziali 2016, con la ripartizione di 1 milione e 750 mila euro. Intanto si sbloccheranno subito i centri estivi. Per le altre voci occorre un nuovo accordo normativo che verrà discusso insieme alla definizione della ripartizione dl 2017. In programma due incontri. Il 22 novembre e il 5 dicembre.