edilizia-scolastica-2“Estendere, in eventuali futuri provvedimenti aventi ad oggetto l’edilizia scolastica, la concessione di spazi finanziari esclusi dal saldo di competenza anche alle spese per interventi sugli asili nido, settore che similmente necessita di adeguati interventi manutentivi e di sviluppo, come dimostrano le numerose domande escluse presentate nell’ambito della procedura avviata ai sensi del comma 713 della legge di stabilità 2016”. E’ quanto ha chiesto l’Anci, rappresentata dal presidente del Consiglio Nazionale dell’Associazione e sindaco di Catania Enzo Bianco, in sede di Conferenza Stato Città.

 

L’Associazione di Comuni ha espresso parere favorevole allo schema di Dpcm concernente l’individuazione degli enti locali beneficiari dell’esclusione dal saldo di competenza di cui all’articolo 1, comma 710, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 delle spese per interventi di edilizia scolastica a valere sull’avanzo di amministrazione e sulle risorse rinvenienti da debito per un importo massimo disponibile pari a 480 milioni di euro. Dal momento che le richieste di spazi finanziari ritenute ammissibili non esauriscono la disponibilità prevista dal comma 716 dell’art. 1 della legge di stabilità 2016 (residuano oltre 4 milioni di euro), l’Anci ritiene, infatti, opportuno mettere nuovamente a diposizione del comparto gli spazi finanziari non assegnati.

 

Pertanto l’Associazione dei Comuni ha chiesto che tali spazi confluiscano nelle previsioni del comma 713 dell’art. 1 della legge di stabilità 2016 (legge 28 dicembre 2015, n. 208). La richiesta di spazi a valere su interventi di edilizia scolastica è stata, difatti, ben superiore rispetto alla previsione normativa di 480 milioni di euro. Inoltre, avendo lo “schema di DPCM concernente l’individuazione degli enti locali beneficiari dell’esclusione dal saldo di cui all’articolo 1, comma 710 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 delle spese di edilizia scolastica” previsto la possibilità di una eventuale perequazione orizzontale nel caso in cui, a seguito del monitoraggio, si dovessero rendere disponibili ulteriori spazi finanziari, l’Associazione dei Comuni ha proposto di utilizzare il plafond residuo nell’ambito del comma 716 per tale finalità richiedendo, a tal fine, che tale impegno sia inserito in questo stesso Dpcm,  e prevedendo la successiva eventuale formalizzazione normativa nel primo veicolo normativo utile.

 

In merito all’obbligo del monitoraggio degli interventi messi in atto dagli enti previsti dallo schema di decreto, per esigenze di semplificazione amministrativa, l’Associazione dei Comuni ha sottolineato sia la necessità, di richiedere agli enti solo i dati non già in possesso dell’Amministrazione centrale sia di concludere il monitoraggio e la conseguente ricognizione degli spazi eventualmente disponibili entro il mese di luglio 2016, così da poter procedere alla redistribuzione dei medesimi spazi entro il successivo mese di settembre.

 

Sempre nell’ottica di una maggiore efficacia delle azioni, l’Anci ha espresso l’esigenza di una programmazione pluriennale al fine di consentire una puntuale pianificazione degli interventi in materia di edilizia scolastica. Infine, l’Anci ha altresì espresso parere favorevole allo schema di Dpcm concernente l’individuazione degli enti locali beneficiari dell’esclusione dal saldo di cui all’articolo 1, comma 710, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 delle spese per interventi di bonifica ambientale conseguenti ad attività minerarie.