A Catania, all’istituto Majorana, scoppia la polemica: 5 docenti sono stati sospesi dalla dirigente scolastica per non aver utilizzato il registro elettronico. Le aule sono però sprovviste di PC.
I docenti sospesi fanno notare che la maggior parte delle aule dell’istituto non presentano computer. Per cui non è possibile la compilazione del registro elettronico in tempo reale.
“Quella dell’istituto Maiorana di Catania è una situazione kafkiana”.
È quanto dichiara Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, in merito alla vicenda dei 5 docenti sospesi per non aver utilizzato il registro elettronico nonostante la scuola del capoluogo etneo sia carente di computer.
“L’uso del registro elettronico deve essere approvato dal Collegio dei docenti e, poiché al Maiorana di Catania, secondo quanto riferito dai docenti, questo passaggio non è mai avvenuto, nell’operato della dirigente potrebbero ravvisarsi profili di violazione del codice penale. Considerato, poi, che le aule dotate di computer sono molto poche, non si capisce come gli insegnanti possano compilare in tempo reale i loro registri. A tale proposito è importante ribadire che i docenti non possono essere costretti ad utilizzare i dispositivi informatici personali per compilare il registro elettronico”.
“Malgrado la gravità della vicenda, l’Amministrazione scolastica territoriale non ha mosso un dito. Perciò chiediamo al ministro di assumersi rapidamente la responsabilità di aprire un’indagine sull’operato della dirigente scolastica”.
Gli insegnanti hanno anche sottolineato che la compilazione non è avvenuta in quanto l’utilizzo del registro elettronico non è mai stata approvato e deliberato dal Collegio dei docenti, come più volte invece hanno chiesto i diretti interessati.