Come proposto dal Ministro Valditara, è in arrivo il docente tutor, una nuova figura scolastica che aiuterà gli studenti con più difficoltà.
Come già annunciato prima di Natale, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara introduce la figura del docente tutor, una nuova figura che fungerà da coordinatore nelle classi, per aiutare gli studenti con maggiori difficoltà.
Vediamo di cosa si tratta.
Chi è il docente tutor
Il docente tutor sarà un professore con una formazione apposita, che aiuterà gli studenti nel loro percorso di studi.
Non sarà di un livello superiore rispetto agli altri docenti, ma fungerà come mediatore tra insegnanti e famiglie.
Il suo compito sarà quello di aiutare gli studenti a valutare il loro percorso scolastico, a mettere in luce le loro potenzialità e ad aiutare studenti e famiglie per la scelta dell’indirizzo di studi.
Il docente tutor si occuperà soprattutto degli studenti con maggiori difficoltà di apprendimento, ma anche di quelli che hanno bisogno di stimoli per studiare e apprendere.
L’obiettivo, infatti, è quello di accompagnare e assistere gli studenti nell’orientamento e nella scelta delle scuole superiori e dell’università. La nuova figura è stata pensata per diminuire ed eliminare la dispersione scolastica e si tratta di una riforma prevista anche dal PNRR.
Dove sarà inserito il docente tutor
Sarà collocata una figura per classe (o più di uno) e sarà individuato tra i docenti già presenti, nelle scuole medie e nelle superiori.
Però, anche gli altri docenti riceveranno un potenziamento nell’ambito dell’orientamento: gli insegnanti saranno formati a partire dal loro anno di prova e continueranno con gli aggiornamenti durante tutta la loro carriera.
Quale sarà la formazione
Come indicato dalle linee guida del Ministro Valditara, la formazione si svolgerà a partire dal prossimo anno. Si tratterà di 30 ore l’anno, anche extra-curricolari, per quanto riguarda le scuole medie e il biennio delle superiori.
Per il triennio delle superiori, invece, ci saranno altre 30 ore, che dovranno essere curricolari e che le scuole potranno gestire in modo flessibile.
Il docente tutor, oltre alla conoscenza delle sue materie, dovrà essere formato anche in campo pedagogico e psicologico.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it