dl-salva-infrazioni-scuolaNel nuovo DL Salva Infrazioni ci sono alcune misure che interessano da vicino la Scuola: scopriamo in breve di cosa si tratta.


Il decreto legge, approvato di recente dal Consiglio dei Ministri, introduce disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da attività dell’Unione Europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano.

Tra queste troviamo alcuni contenziosi che riguardavano anche le istituzioni scolastiche, che adesso potranno essere adeguate alla normativa UE.

Abbiamo risolto un contenzioso che durava da anni, garantendo i diritti del personale precario e salvaguardando l’integralità dell’importo della Carta del Docente”, ha dichiarato il Ministro Giuseppe Valditara.

Scopriamo in breve quali sono le novità previste per il comparto scuola e per gli istituti.

DL Salva Infrazioni, le misure di interesse per la Scuola

Le disposizioni di interesse del Ministero dell’Istruzione e del Merito riguardano:

  • il riconoscimento del servizio svolto prima dell’immissione in ruolo ai fini della ricostruzione di carriera
  • e l’estensione del beneficio della Carta del Docente agli insegnanti con contratto a tempo determinato.

Riconoscimento del servizio “pre-ruolo” ai fini della ricostruzione di carriera

La norma interviene sul Testo unico dell’Istruzione, ponendo fine ad anni di contenzioso, affinché i servizi “pre-ruolo”, non integralmente considerati dalle norme vigenti, vengano riconosciuti per intero ai fini delle ricostruzioni di carriera.

Il riconoscimento del servizio “pre-ruolo” verrà ora assicurato ai docenti, sia a fini giuridici che economici, già al momento della richiesta di ricostruzione di carriera e dopo aver superato il periodo di prova e ottenuto la conferma in ruolo.

Per i docenti, la maggior spesa per la ricostruzione di carriera è stimata in 17,3 milioni di euro (calcolata sulla base degli immessi in ruolo nell’anno scolastico 2021/2022 pari a 45.457).

Lo stesso intervento supera anche il problema del riconoscimento integrale, agli effetti giuridici ed economici, dell’anzianità maturata nei servizi prestati dal personale ATA nelle scuole e nelle istituzioni educative statali già in sede di prima applicazione della ricostruzione di carriera, con il conseguente inserimento immediato nella fascia stipendiale corrispondente.

Per gli ATA, la maggior spesa per la ricostruzione di carriera è stimata in 4,5 milioni di euro (calcolata sulla base degli immessi in ruolo nell’anno scolastico 2021/2022 pari a 12.042).

Estensione del beneficio della Carta del Docente agli insegnanti con contratti a tempo determinato

La norma estende il beneficio dell’attribuzione della Carta del Docente, con un importo invariato di 500 euro, anche agli insegnanti con contratto di supplenza annuale su posto vacante e disponibile (fino al 31 agosto).

L’utilizzo della Carta risulta esteso a circa 83.000 supplenti annuali. Per garantire l’ampliamento della platea degli utenti, il finanziamento della Carta del Docente registra un incremento di 10 milioni di euro.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it