Disturbavano metodicamente le lezioni online imposte con la didattica a distanza, facendo delle vere e proprie incursioni nelle piattaforme online utilizzate da studenti e docenti.
Una banda di giovanissimi, ormai catalogata come gruppo di disturbatori seriali della DAD, è stata scovata dalla polizia postale e denunciata.
I ragazzi si introducevano nelle piattaforme utilizzate da coetanei di tutta Italia per disturbare e interrompere le lezioni di didattica a distanza.
Ecco il caso in dettaglio.
Denunciata una banda di “disturbatori seriali della DAD”
La Polizia Postale di Genova, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo ligure, dopo mesi di indagini, ha infatti beccato una vera e propria banda specializzata nel disturbare la dad in tutta Italia.
Il gruppo, coordinato da tre ragazzi residenti tra le province di Milano e Messina, era specializzato in “incursioni virtuali” durante le lezioni online, che venivano puntualmente interrotte.
Come ricostruito dagli inquirenti, i ragazzi chiedevano attraverso i social i link delle lezioni agli stessi ragazzi invitati a partecipare come studenti, con la promessa di irrompere a sorpresa e interrompere le lezioni degli insegnanti.
Il gruppo di giovani si coordinava poi tramite gruppi Telegram per mettere a punto le azioni di disturbo. Ingenuamente avevano organizzato una chat comune su Telegram confidando sul fatto che fosse crittografata e che nemmeno la polizia postale potesse arrivare a loro.
Tra le varie “azioni dimostrative interruzioni con parolacce, bestemmie e urla e che di fatto impedivano agli insegnanti di proseguire.
“Pensavamo fosse solo una bravata”
I ragazzini, messi alle strette hanno ammesso le loro azioni giustificandosi: “Pensavamo fosse una bravata”.
Adesso invece il gruppo di studenti rischia grosso. Infatti l’accusa è di interruzione di pubblico servizio e accesso abusivo a un sistema informatico o telematico.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it