A sostegno della mobilitazione dei dirigenti scolastici FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS CONFSAL hanno organizzato la raccolta dei cedolini del mese di marzo dei dirigenti scolastici dal 2010 al 2016. Il 13 aprile 2016 saranno consegnati i cedolini stipendiali dei dirigenti scolastici dal 2010 al 2016. Così il Presidente del Consiglio e i Ministri del MIUR e del MEF sapranno finalmente quanto guadagnano i dirigenti scolastici italiani.
I cedolini saranno raccolti da ciascuna Organizzazione Sindacale con il modello allegato che gli iscritti alla FLC CGIL potranno inviare via mail entro l’11 aprile all’indirizzo cedolinidirigenti@flcgil.it . I modelli verranno consegnati il prossimo 13 aprile al Presidente del Consiglio e ai Ministri dell’Istruzione e dell’Economia da una delegazione di dirigenti scolastici.
Visto che il MIUR continua ad affermare, con un’inopportuna enfasi, che la retribuzione, per effetto degli stanziamenti della legge 107/2015, aumenterà riconoscendo i carichi di lavoro e le responsabilità dei dirigenti scolastici è indispensabile fargli vedere qual è il loro stipendio mensile.
I fondi previsti dalla legge 107/2015, a seguito degli ultimi interventi del MEF e dell’acquiescenza del MIUR:
- non restituiscono ai dirigenti scolastici i fondi contrattuali tagliati dal “decreto Tremonti” e dalle norme volute dai successivi Governi;
- non ripristinano la retribuzione professionale media al livello degli anni precedenti al 2010;
- verranno decurtati per l’intervento del MEF che ritiene che i dirigenti scolastici siano stati pagati troppo nel 2011/12 e negli anni successivi;
- verranno utilizzati in maniera differenziata per erogare retribuzioni premiali ad una parte dei dirigenti a danno degli altri;
- non garantiranno la stabilità delle retribuzioni che torneranno ancora a diminuire a partire dal 2016/17.
La mobilitazione dei dirigenti scolastici e lo stato di agitazione indetti da FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS CONFSAL hanno come obiettivi anche l’apertura di un tavolo di confronto sulla valutazione e l’avvio delle procedure per lo svolgimento del concorso.
Su fronte della valutazione della dirigenza scolastica il Ministero si avvia a varare, senza alcun confronto con il sindacato, un sistema di valutazione che applica alla scuola norme dalle quali è invece esclusa (Piano delle Performance e Organismi Indipendenti di Valutazione) e contiene inaccettabili collegamenti ai risultati degli alunni.
Il prossimo anno scolastico i dirigenti scolastici in servizio, che saranno meno di 7.000, dovranno gestire tutte le scuole italiane e sopportare l’aggravio di lavoro di oltre 1.500 reggenze. Se non si avvia subito il concorso per dirigenti scolastici neanche nell’a.s. 2017/18 ci saranno nuovi assunti e la situazione sarà insostenibile.
La gravità delle condizione di lavoro e delle prospettive richiedono l’impegno e il contributo di tutti i dirigenti per rafforzare il buon risultato di visibilità della determinazione dei lavoratori ottenuto con la manifestazione davanti al MIUR del giorno 9 marzo 2016.