È il terzo anno scolastico consecutivo che qualche centinaio di Direttori SGA è obbligato a prestare servizio in una seconda scuola: una situazione particolarmente impegnativa e piena di responsabilità e criticità.

È il terzo anno consecutivo che questi funzionari dello Stato non si vedono corrisposta l’indennità mensile prevista dalla stessa norma di legge che impone l’incarico (art. 4 comma 70 Legge 183/2011).

Dopo uno stucchevole palleggiamento, tra MIUR e MEF, sulla quantificazione delle risorse finanziarie  disponibili è stata avviata la trattativa in sede ARAN con la sottoscrizione il 4 luglio u.s. dell’ipotesi di CCNL relativa al riconoscimento dell’indennità in parola. Da quella sottoscrizione sono trascorsi oltre due mesi e mezzo e della firma definitiva dell’accordo sindacale non si ha notizia alcuna.

Quando si pretende di imporre prestazioni – come nel caso di specie – si ha il dovere di corrispondere il relativo compenso. Se ciò non avviene il datore di lavoro viene meno ad una precisa obbligazione e “rompe” il sinallagma tra prestazione e corrispettivo.

Considerato che le risorse finanziarie sono effettivamente disponibili, che la norma di legge non presenta difficoltà di attuazione, si fa fatica a comprendere le ragioni di tanto ritardo. Non è questo il modo di cambiar verso al sistema Italia. Ci troviamo nelle solite pastoie di lungaggini ministeriali e governative del tutto ingiustificate.

 

FONTE: ANQUAP – Associazione Nazionale Quadri delle Amministrazioni Pubbliche

 

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