Diplomati magistrali, seconda fascia di istituto, concorsi, ricorsi. Da oggi incontri per una soluzione politica.
Dopo il parere con veto del Consiglio di Stato, e quello più conciliante dell’Avvocatura dello Stato, arrivato a distanza di quattro mesi dalla richiesta del Miur, si rimettono in gioco le forze politico sindacali per giungere ad una soluzione per il reclutamento sia dei docenti in possesso di diploma magistrale ante 2001/02, sia dei laureati in Scienze della formazione primaria.
Per questo motivo a partire da oggi 23 aprile saranno audite al Ministero i gruppi e le organizzazioni che già a gennaio avevano presentato le proprie istanze. Il Miur infatti, già alla prima riunione con i sindacati, si è dichiarato favorevole a una soluzione di tipo legislativo in sede parlamentare e si è messo a disposizione per il supporto tecnico-amministrativo necessario.
IL PARERE DELL’AVVOCATURA DELLO STATO
- effetto immediato per i circa 2000 docenti interessati dalle cause oggetto di sentenze
- restano fermi i diritti acquisiti di coloro che sono risultati destinatari di una sentenza già passata in giudicato
- Negli altri casi la decisione di dicembre non ha effetti immediati. Occorreràinfatti attendere le sentenze di merito che, con ogni probabilità, si uniformeranno alla decisione del Consiglio di Stato.
IL CONCORSO RISERVATO
Fase transitoria anche per infanzia e primaria, con uguali condizioni per diplomati magistrale e laureati in Scienze della formazione primaria. Concorso per abilitati sulla falsariga di quello che, bandito con DG n. 85/2018 si sta svolgendo per la secondaria, con prova orale non selettiva ma graduatoria di merito regionale basata sull’esito del colloquio e punteggio titoli, e accesso ad un periodo di formazione all’esito del quale ci sarà o meno la conferma in ruolo.
Questa una delle ipotesi in campo, caldeggiata dai sindacati FLCGIL, CISL, UIL, e fortemente respinta dal sindacato Anief, che chiede invece la riapertura delle Graduatorie ad esaurimento per tutti i docenti abilitati.
SIT IN E SCIOPERI
A partire dal 28 aprile i docenti interessati faranno sentire la propria voce, con un sit in permanente al e uno sciopero della fame. Per il 2 e 3 maggio è previsto un nuovo sciopero, indetto da Saese, al quale partecipa anche Anief. La richiesta è quella di un decreto legge di urgenza che tuteli le loro posizioni in GaE e in prima fascia di istituto.
LA SECONDA FASCIA DELLE GRADUATORIE DI ISTITUTO
Inevitabilmente, questo è il sottinteso del parere dell’Avvocatura dello Stato. Non una trasposizione generalizzata, ma in seguito alle singole sentenze di merito i docenti dovranno passare in seconda fascia delle graduatorie di istituto.
I RICORSI
E’ stata impugnata alla suprema Corte di Cassazione la sentenza n. 11 dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato dello scorso 20 dicembre. Anief ha già notificato il ricorso a Strasburgo, ha depositato il reclamo collettivo al Consiglio d’Europa e ha fornito un parere motivato firmato dall’ex presidente della Cassazione Michele De Luca per le docenti immessi in ruolo con riserva che hanno superato l’anno di prova .
“Questa nuova azione legale – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – permetterà di chiedere la sospensione dei processi e il congelamento delle posizioni delle 50 mila maestre che insegnano nelle nostre scuole in attesa di una risposta della politica sulla richiesta della riapertura delle GaE : è una richiesta per noi fondamentale, i cui esiti interessano anche tutto il resto del personale regolarmente abilitato all’insegnamento che continua ad essere lasciato senza ragione fuori dalle supplenze annuali e delle stabilizzazioni”.