Diploma linguistico magistrale valido per l’insegnamento: il principio viene sostenuto dal Consiglio di Stato in una sentenza specifica sul caso.
Diploma linguistico magistrale: è valido per l’insegnamento
Il Consiglio di Stato (Sez. VI, ordinanza cautelare n.179/2018 del 19 gennaio 2018) afferma che
“dall’attenta lettura dell’articolo 2, comma 1, del Decreto interministeriale del 10 marzo 1997, posto, tra l’altro, a fondamento della esclusione disposta dalla norma del bando oggetto di impugnativa, non vi è indicazione alcuna della tipologia del titolo sperimentale (indirizzo linguistico o indirizzo pedagogico) rilasciato, riferendosi la disposizione ai “titoli di studi conseguiti al termine dei corsi triennali e quinquennali sperimentali di scuola magistrale e dei corsi quadriennali e quinquennali dell’istituto magistrale”, in tal modo attribuendo rilievo non alla specificità dell’indirizzo quanto piuttosto alla scuola che lo ha rilasciato“.
Inoltre, i giudici condannano
“il Ministero dell’istruzione dell’università e della ricerca, Ufficio scolastico regionale della Puglia, in persona del legale rappresentante pro tempore, a rifondere le spese della presente fase cautelare in favore della parte appellante, che liquida nella misura complessiva di € 1.500,00 (euro millecinquecento/00), oltre accessori come
per legge.”
Cos’è il Diploma Linguistico Magistrale?
Dopo aver conseguito il diploma di terza media si poteva accedere al magistrale, un corso di 4 anni che permetteva di insegnare nelle scuole elementari, oppure di 3 anni per insegnare nella scuola materna.
Tutti i diplomi magistrali e quelli conseguiti con i licei sperimentali conseguiti entro l’anno 2001/2002 o iniziati comunque entro i 1997/1998, sono ritenuti abilitanti all’insegnamento nella scuola primaria (le vecchie “elementari”) e dell’infanzia (ex “asilo”).
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