Il testo della legge di conversione del Decreto Rilancio contiene anche delle misure che interessano il mondo della Scuola.
Il Senato ha dunque confermato la fiducia al governo sul Decreto Rilancio che adesso è legge: esso prevede interventi per un valore di 55 miliardi di euro per limitare l’impatto economico dell’emergenza sanitaria su imprese, lavoratori con partite Iva, dipendenti, famiglie e terzo settore.
Tra le sue varie misure una parte di queste interessa le istituzioni scolastiche.
Il Decreto Rilancio e la Scuola
Di seguito le principali misure per la scuola contenute nel provvedimento.
Fondi emergenza Covid-19
Il decreto istituisce un “Fondo per l’emergenza epidemiologica da Covid-19” da 977,6 milioni di euro, presso il Ministero dell’Istruzione, per la ripartenza e con l’obiettivo di contenere il rischio sanitario.
Per assicurare la ripresa delle attività scolastiche il decreto incrementa, poi, di 331 milioni di euro il Fondo destinato al funzionamento delle istituzioni scolastiche per l’anno scolastico 2020/2021.
Risorse che, già durante la conversione del provvedimento, sono state assegnate ai dirigenti scolastici. I dirigenti possono utilizzarle per l’acquisto di dispositivi di protezione e di materiale per l’igiene individuale o degli ambienti.
Didattica per studenti disabili e lezioni in sicurezza
Ma anche per interventi a favore della didattica per le studentesse e gli studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento e altri bisogni educativi speciali, per potenziare la didattica digitale.
E poi, ancora, per adattare gli spazi interni ed esterni degli istituti per garantire lo svolgimento delle lezioni in sicurezza o per l’acquisto di servizi professionali, di formazione e di assistenza tecnica per la sicurezza sui luoghi di lavoro, per l’assistenza medico-sanitaria e psicologica, per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti.
Le scuole hanno già avuto anche 39 milioni per la gestione in sicurezza degli Esami di Stato del secondo ciclo, che si sono svolti in presenza.
Sempre per l’organizzazione di settembre, per poter consentire il distanziamento e ridurre le aule affollate, sono possibili, in base al decreto, deroghe al numero di alunni per classe. A questo scopo il provvedimento prevede la possibilità di attivare ulteriori posti di personale docente e ATA a tempo determinato.
Il decreto incrementa, poi, di 15 mln, per il 2020, il Fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione da 0 a 6 anni, stabilendo modalità specifiche per la ripartizione delle risorse, al fine di assicurare la loro tempestiva erogazione.
Stanziati anche 13,1 milioni per evitare il taglio del FUN, il Fondo Unico Nazionale, che consentiranno di mantenere invariata la retribuzione pro-capite di posizione variabile e di risultato dei dirigenti scolastici, scongiurando possibili riduzioni a fronte dell’aumento di dirigenti in ruolo a seguito dell’ultimo concorso.
Edilizia scolastica
Via libera alla semplificazione delle norme per velocizzare gli interventi di edilizia scolastica durante la sospensione delle attività didattiche. Il Fondo unico per l’edilizia scolastica viene incrementato di 30 milioni di euro per il 2020.
Risorse per le scuole paritarie
Previsto lo stanziamento di 300 milioni di euro per il 2020. Le risorse riguardano il funzionamento degli istituti paritari e ai gestori dei servizi educativi non statali dell’infanzia. E si erogano a seguito dell’emergenza sanitaria e per affrontare la ripresa. Saranno ripartite dagli Uffici Scolastici Regionali sulla base del numero di alunne e alunni iscritti.
Concorsi + 16.000 posti a bando
Aumentati i posti per i concorsi ordinario (+8.000) e straordinario (+8.000) per la scuola secondaria di I e II grado banditi a fine aprile. Per lo straordinario i posti saranno, dunque, 32.000, mentre saranno 33.000 quelli dell’ordinario. A questi concorsi si somma quello previsto per la scuola dell’infanzia e della primaria, anche questo bandito a fine aprile. Per un totale di 78.000 posti a concorso per la scuola.
Mille assistenti tecnici nel primo ciclo
Si prevedono mille assistenti tecnici nel primo ciclo per sostenere l’utilizzo delle piattaforme multimediali per la didattica e per assicurare le funzionalità della strumentazione informatica. Il contingente verrà ripartito tenendo conto del numero di alunne e alunni di ciascun istituto.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it