coronavirus-fase-2-riforma-orariCodici: necessaria una riforma degli orari in vista di una ripresa graduale. Fondamentale anche l’implementazione degli strumenti ADR per i contenziosi.


Coronavirus, fase 2: serve riforma degli orari per una ripresa graduale. La fase due non sarà semplice se non si opera preventivamente su questi aspetti.

È arrivato il momento di programmare il post emergenza. Ne è convinta l’associazione Codici, secondo cui bisogna prepararsi ad un lento, ma necessario ritorno alla normalità per permettere la ripresa del Paese.

Coronavirus, fase 2 e riforma degli orari: l’appello

Tra i primi temi da affrontare – afferma l’avvocato Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codicic’è la riforma degli orari. La crisi economica sta già iniziando a farsi sentire.

Per cercare di contenerne gli effetti devastanti, è indispensabile prevedere una ripresa graduale ed articolata delle attività”.

Altro tema caldo, soprattutto per il mondo dei consumatori, è quello dei contenziosi.

Considerando la crisi che abbiamo di fronte – dichiara l’avvocato Giacomelli – è facile prevederne un aumento.

La nostra associazione sta già ricorrendo agli strumenti messi a disposizione dalle Alternative Despute Resolution, come la negoziazione assistita, le conciliazioni e le mediazioni, perché in questo particolare momento riteniamo importante cercare una soluzione bonaria tra le parti.

La situazione è destinata però a complicarsi e per questo crediamo sia fondamentale implementare gli strumenti di ADR per evitare e prevenire conflitti giudiziali”.


Fonte: Codici