Controllo Nas mense scolasticheDopo un controllo a tappeto dei Nas, nelle mense scolastiche, è risultata irregolare una scuola su tre. Ecco cos’è successo.


Controllo Nas mense scolastiche: ci sono stati diversi controlli, in tutta Italia, da parte dei carabinieri per la Tutela della salute (d’intesa col Ministero della Salute), per verificare lo stato dei servizi di ristorazione e delle imprese di catering, assegnati alla gestione delle mense presso gli istituti scolastici.

Il controllo, però, ha riscontrato diverse irregolarità in molti istituti scolastici.

Vediamo nel dettaglio.

Controllo Nas mense scolastiche: il risultato dei controlli

I controlli hanno interessato 1058 aziende di ristorazione collettiva, operanti all’interno di mense scolastiche, di ogni ordine e grado, andando dagli asili nido fino agli istituti superiori, comprendendo sia scuole pubbliche che private.

Tra le ditte controllate, nel 31%, pari a 341 mense, ci sono state delle irregolarità. Sono state accertate 482 violazioni penali e amministrative, con sanzioni per 240mila euro.
Con l’indagine, è stata disposta la sospensione dell’attività o il sequestro di nove aree cucina, a causa di rilevanti carenze igienico-sanitarie e strutturali, con presenza di muffa e umidità.

I Nas di Potenza hanno scoperto anche un servizio igienico adibito a deposito estemporaneo di stoviglie e utensili da cucina.
Sono stati anche sequestrati oltre 700 kg di derrate alimentari (carni, formaggi, frutta, olio e ortaggi) con assenza di tracciabilità, scaduti e custoditi in ambienti inadeguati.

I Nas hanno rilevato l’impiego fraudolento di ingredienti di minore qualità, rispetto a quello pattuito nei contratti di fornitura stipulati coi Comuni. Ad esempio, il Parmigiano Dop, sostituito con altri formaggi, uova convenzionali invece di uova di agricoltura biologica e diversi prodotti congelati invece di freschi.

Ventidue gestori sono stati ritenuti responsabili dei reati di frode e inadempienze in pubbliche forniture. A causa della detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione e inosservanze alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.

La maggioranza delle infrazioni ha riguardato carenze strutturali e impiantistiche dei locali impiegati alla preparazione dei pasti e la mancata presenza della tracciabilità e della presenza di allergeni.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it