La situazione per il controllo dei green pass a scuola s’infiamma, a causa della privacy. Vediamo le ultime novità al riguardo.
Controllo Green Pass scuola: è stato recentemente annunciato che, dal primo settembre, sarà obbligatorio il Green Pass per docenti e personale ATA.
Ma rimane il dubbio sulla questione sul controllo della certificazione verde al momento dell’ingresso. Vediamo allora quali sono le ultime news.
Controllo Green Pass scuola: le problematiche legate al controllo
Verificare il possesso di Green Pass, da parte dei docenti e del Green Pass, è una delle questioni più complesse degli ultimi giorni.
Stando alle prime notizie, doveva essere il dirigente scolastico a controllare il possesso di Green Pass o del certificato di esenzione, da parte dei docenti e del personale ATA.
Ma stando a quanto affermato dal Garante della Privacy, il dirigente scolastico non può tenere delle liste che attestino le scadenze della certificazione verde del personale. Oltretutto non può richiedere queste informazioni, neanche su base volontaria, sempre per un discorso di violazione della privacy.
Perciò, l’unica modalità possibile sembrava essere la verifica quotidiana del Green Pass per tutti coloro che appartengono al personale ATA e alla categoria dei docenti.
Ovviamente, fin da subito, ci si è resi conto dell’impossibilità di una modalità simile, data l’enorme mole di lavoro e tempo.
Lo scorso 23 agosto, il Ministro Bianchi aveva ribadito:
“In queste ore stiamo lavorando sulla gestione del green pass da parte delle scuole: oggi c’è stata una riunione tecnica fra il Ministero dell’Istruzione e quello della Salute. Siamo in contatto anche con il Garante della privacy”.
Controllo Green Pass scuola: le novità al riguardo
Come abbiamo visto, la questione del controllo del Green Pass a scuola ha animato diverse polemiche, soprattutto tra i dirigenti scolastici.
Un esempio è Maria Rosaria Autiero, preside del liceo Amaldi, che su La Repubblica ha affermato:
“Confido che non ci si costringa ogni giorno a verificare come se fossimo un ristorante, con la differenza che il personale è sempre lo stesso”.
È proprio situata qui la problematica: all’interno di un istituto scolastico accedono quasi sempre le stesse persone, fra docenti e personale ATA, eppure, a causa della privacy, non possono essere istituite delle liste che ne tengano i nominativi.
Ma grazie alla collaborazione tra il Ministero della Salute, il Ministero dell’Istruzione e il Garante della Privacy, la soluzione sembra vicina.
Sarà, infatti, istituita una piattaforma informatica, gestita dal personale di segreteria delle scuole, che andrà a verificare il possesso di Green Pass del personale. In questo modo, non ci saranno i controlli all’ingresso e si potrà verificare la durata delle certificazioni verdi.
La piattaforma controllerà la durata dei Green Pass e la loro idoneità, velocizzando di molto le operazioni. Questo porterà sicuramente ad una maggiore mole di lavoro per il personale delle segreterie scolastiche, che potrebbe essere soggetto ad un aumento di organico per le nuove mansioni.
Si alleggerirebbe, in questo modo, anche il lavoro per il Dirigente scolastico, a cui rimarrebbe solamente l’onere di verificare il funzionamento della piattaforma e le relative sanzioni per chi si presenta in istituto senza Green Pass.
Controllo Green Pass scuola: cosa dice il Garante della Privacy
La piattaforma informatica sembra essere l’unica soluzione possibile per controllare il possesso del Green Pass, senza dover operare con controlli giornalieri.
Il Garante della Privacy ha affermato:
“Non è consentita la verifica diretta delle scelte vaccinali e della condizione sanitaria da parte dei dirigenti scolastici: devono limitarsi a verificare il possesso di una certificazione valida”.
La piattaforma incrocerà i dati in possesso del Ministero della Salute, specificando solamente la validità del Green Pass in quel momento, senza dare alcuna informazione in più.
L’ultimo nodo cruciale è sull’entrata in vigore della piattaforma: le scuole inizieranno a breve e, senza questo strumento informatico, si prevedono problemi all’entrata degli istituti scolastici.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Considerando che nel green pass vengono videnziati dati personali come: codice fiscale, tipologia dei test ( quindi situazione di avvenuta vaccinazione o meno) ecc. , mi domando se anche questa non sia violazione della privacy, specialmente se un Preside delega ai collaboratori scolastici questo controllo. Con quale autorità un D.S. può dare questo inarico? Che fine fanno i dati rilevati, considerando che ASL, Regione e Ministero delle Finanze stanno chiedendo l’elenco di coloro che non hanno aderito all’inoculazione del siero genico sperimentale? Ancora, se, come stabilito, gli alunni e i cosidetti “vaccinati” possono contaggiare ed essere contaggiati , come si… Leggi il resto »
Si chiama vaccino, non siero. Ce ne sono di vari tipi ma non è un siero.