Concorso dirigenti scolastici: al via la procedura della prova preselettiva con la pubblicazione della batteria dei test. Evitata la possibilità di ripetere la pessima esperienza dei precedenti concorsi regionali.
Il 27 giugno 2018, come indicato nella Gazzetta Ufficiale n. 33 del 24 aprile 2018 che disponeva il rinvio della data prevista dal Bando, sono stati pubblicati sul sito del MIUR i circa 4.000 quesiti da cui saranno tratte le 100 domande della prova preselettiva del corso-concorso a posti di dirigente scolastico.
La prova preselettiva nazionale si svolgerà dunque il 23 luglio 2018 senza ulteriori rinvii che avrebbero messo in forse la conclusione della lunga e articolata procedura nei tempi previsti.
Dei circa 35.000 candidati che hanno presentato domanda di partecipazione al concorso la prova preselettiva selezionerà 8.697 candidati, più tutti quelli con pari punteggio dell’ultimo, ammettendoli ad una prima fase del concorso che prevede una prova scritta selettiva e un colloquio.
I primi 2.899 candidati che avranno superato questa fase potranno successivamente accedere a un corso dirigenziale di 240 ore seguito da un tirocinio di 4 mesi presso un’istituzione scolastica.
Al termine del tirocinio un’ulteriore prova scritta e un colloquio consentiranno di selezionare i dirigenti scolastici da assegnare alle 2.425 sedi che risulteranno vacanti nell’anno scolastico 2019/2020.
Nelle ultime settimane con una petizione online sottoscritta da alcuni candidati e da un comitato di ricorrenti del concorso 2011 era stata caldeggiata la proposta di rinvio della prova preselettiva.
Ma a far temere un ulteriore rinvio erano state soprattutto la dichiarazione del Ministro dell’Istruzione sulla necessità di regionalizzare i concorsi per i docenti e la nota posizione di una parte della compagine governativa che già nel 2010 aveva fortemente voluto la regionalizzazione del precedente concorso per dirigenti scolastici, delle cui procedure in più di una regione si sono occupate a lungo anche le cronache giudiziarie.
Registriamo quindi positivamente la conferma dello svolgimento della prova preselettiva nazionale che assicura uniformità ed equità alla procedura concorsuale. Se non ci saranno ulteriori ritardi o rallentamenti, a partire dall’anno scolastico 2019/2020 potranno essere eliminate gran parte delle reggenze che nel 2018/2019 saranno quasi 2.000.
Si tratta di una priorità per il sistema scolastico pubblico che ha bisogno che ogni scuola sia diretta da un dirigente scolastico competente e motivato, selezionato attraverso un concorso pubblico in grado di garantire trasparenza e correttezza delle procedure.