concorsi-pnrr-30-mila-docentiInizia una nuova era per l’istruzione in Italia con l’avvio dei concorsi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per l’assunzione di oltre 30 mila docenti.

I bandi, resi pubblici oggi attraverso il sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito e pubblicati sul portale InPA, delineano le nuove modalità di reclutamento per le scuole di ogni ordine e grado.

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, sottolinea l’importanza di questi concorsi nel quadro degli impegni presi a livello europeo con il PNRR. L’obiettivo è chiaramente dichiarato: valorizzare il ruolo dei docenti, fornendo nuove competenze e garantendo la presenza anche nelle aree più disagiate del Paese.

Partono i concorsi PNRR per l’assunzione di oltre 30 mila docenti

In dettaglio, si prevede la copertura di 9.641 posti nelle scuole primarie e dell’infanzia, mentre nella scuola secondaria di primo e secondo grado si aprono opportunità per 20.575 docenti. Da notare che il Ministero è in attesa dell’autorizzazione per ulteriori 14.000 posti, confermando così un impegno forte verso il potenziamento del corpo docente.

Le regole del periodo transitorio del PNRR aprono le porte dei concorsi per la Scuola secondaria anche a candidati che, oltre al titolo di studio richiesto, abbiano svolto almeno 3 anni scolastici di servizio nelle istituzioni scolastiche statali nei 5 anni precedenti. Oppure, coloro che hanno già conseguito, entro il 31 ottobre 2022, i 24 CFU/CFA, requisito del precedente ordinamento.

Le fasi del concorso

Il concorso sarà articolato in due fasi: una prova scritta e una orale.

La prova scritta, della durata di 100 minuti e svolta in modalità ‘computer based’, comprenderà 50 quesiti a risposta multipla. Questi testeranno le conoscenze e le competenze dei candidati in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico. La prova includerà anche domande sulla conoscenza della lingua inglese e sulle competenze digitali.

La fase orale si concentrerà sull’accertamento delle conoscenze e delle competenze disciplinari, delle abilità didattiche generali, della capacità di progettazione, e dell’uso delle tecnologie e dei dispositivi multimediali. Una novità interessante è l’introduzione di una lezione simulata come prova, volta a valorizzare la dimostrazione delle effettive capacità didattiche dei candidati.

Entrambe le prove saranno sostenute nella regione scelta dal candidato al momento della presentazione della domanda di partecipazione. La fase orale si terrà nella stessa regione o, in caso di aggregazioni territoriali, in quella designata come responsabile dello svolgimento della procedura.

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I bandi

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it