La città ha messo a punto una articolata roadmap per semplificare la vita a cittadini e imprese. Riflettori accesi anche sulla nuova imprenditoria con fondi a sostegno delle startup.

Infrastrutture digitali, e-government e progetti a sostegno delle imprese: sono queste le tre direttrici principali lungo le quali si sviluppa la roadmap digitale promossa dal Comune di Udine e messa nero su bianco nel documento di programmazione 2013-2018. “Ci stiamo muovendo su tutti i fronti possibili, sforzandoci di non lasciare nulla di intentato – sottolinea Gabriele Giacomini, assessore all’Innovazione e allo Sviluppo economico del Comune friulano. – La realizzazione di infrastrutture va di pari passo con la sensibilizzazione culturale e con lo sviluppo di servizi digitali. E stiamo portando avanti una serie di progetti a sostegno dell’imprenditoria e dello sviluppo economico che possano cogliere le opportunità della rivoluzione digitale”.

Numerose le iniziative in cantiere per il 2015, a partire dal rinnovamento del sito del Comune. “Abbiamo deciso di ridisegnare l’intero sistema digitale che riguarda i rapporti fra amministrazione e cittadino seguendo la filosofia del “less is more”, ovvero rendendolo più adatto a soddisfare le esigenze di semplicità e navigazione immediata – annuncia l’assessore -. Punteremo alla creazione di una piattaforma informatica che razionalizzerà e dematerializzerà molti servizi: abbiamo già indetto una gara per l’adozione di un nuovo sistema informativo che gestisca l’intera area dei servizi educativi (asili nido, centri ricreativi, doposcuola, ristorazione) e dei servizi a domanda individuale con la possibilità di effettuare le iscrizioni online, monitorare lo stato della domanda ed effettuare i pagamenti tramite molteplici sistemi bancari (Mybank, carta di credito, bonifico, CBill)”.

Il rinnovamento del sito internet, che verrà completato il prossimo autunno, verrà anticipato dal rilascio della app comunale nei primi mesi dell’anno, seguendo la filosofia del “mobile first”: “Non tutti hanno un pc, ma sempre più persone utilizzano uno smartphone. Sarà una app che fornirà servizi a cittadini e turisti. Ci saranno non solo news, eventi e mostre, ma anche un sevizio di infotraffico. E soprattutto sarà una app che farà da hub a tutti i sevizi che riguardano il territorio e che sono promossi da diversi enti: nello stesso luogo digitale si potranno fare segnalazioni al cittadino, cercare gli orari dei sevizi pubblici, utilizzare con maggiore facilità il bike sharing, connettersi al wi-fi pubblico e molto altro”. Questi progetti – evidenzia Giacomini- sono la naturale conseguenza dei risultati legati all’infrastrutturazione digitale. “Svilupperemo il wi-fi pubblico anche nelle circoscrizioni e in periferia, avvieremo lo streaming del consiglio comunale, potenzieremo l’offerta degli open data anche grazie ad un accordo che abbiamo firmato con la Regione Friuli Venezia Giulia, andando ad integrare le banche dati già disponibili sul sito del Comune nella sezione specifica degli open data”.

In tema di infrastrutture quasi il 100% della città è cablata con la banda ultralarga: ben 240 km di fibra ottica collegati attraverso 28 “anelli” in grado di portare la velocità di connessione dell’utente a 30 Mbit. Una vera e propria autostrada digitale costruita sul territorio grazie a un investimento comunale per due milioni “con l’obiettivo di rendere particolarmente appetibile il capoluogo friulano agli occhi delle imprese e dei player internazionali pronti a investire nel campo delle tecnologie dell’informazione”, puntualizza l’assessore. “Significativo il fatto che la rete, realizzata da Telecom Italia, abbia sfruttato le infrastrutture già esistenti, come quelle fognarie: si tratta di uno dei primi esempi in Italia di impiego, su larga scala, di questa metodologia innovativa, che richiede l’utilizzo di materiali specifici e tecnologie avanzate (mini-tubi blindati speciali, robot telecomandati per ispezioni nei condotti). Ciò permetterà di evitare più del 65% degli scavi, percentuale a cui si aggiunge inoltre l’utilizzo degli impianti di illuminazione pubblica. Anche Vodafone ha recentemente manifestato l’interesse ad offrire servizi per la città. Inoltre nell’ultimo anno è stata sviluppata Udinefree, la rete wi-fi pubblica indoor (nelle principali sale e biblioteche) e outdoor (nelle piazze di tutto il centro storico e nei luoghi di aggregazione) e federata con le reti nazionali e internazionali FreeItalia wi-fi, Eduroam e Idem-Garr”. In particolare, anche grazie a finanziamenti europei, dal 28 marzo 2014 le maggiori piazze e i luoghi di ritrovo del centro storico sono coperti da 16 hot-spot, a cui dal 20 settembre si sono aggiunti altri 7 nuovi hot-spot che garantiscono una connessione internet anche in spazi interni gestiti dell’amministrazione comunale.

Udine si candida a best practice nazionale anche in tema di risparmi frutto dell’adozione del digitale. “Grazie alla rete interna completamente in banda ultralarga che collega le 26 sedi comunali principali (coprendo circa il 90% del personale dipendente) da gennaio sarà possibile conseguire importanti risparmi di spesa corrente con l’estensione della tecnologia Voip a tutte le sedi collegate in Rete Campus – sottolinea l’assessore -. Un altro esempio è l’utilizzo di software open source. A giugno del 2014 con delibera di Giunta abbiamo deciso di rivoluzionare l’intero sistema informatico con software open source sempre aggiornati e, contemporaneamente, risparmiare nei prossimi anni fino a 360mila euro. Utilizzare questi nuovi strumenti significa anche avere dei sistemi informatici non solo gratuiti, ma continuamente aggiornati. Grazie a questa operazione riusciamo ad accelerare il processo di sostituzione di postazioni di lavoro ormai obsolete: solo nel 2014 abbiamo acquistato 130 nuovi computer desktop conseguendo importanti risparmi”.

Grande attenzione anche alle nuove realtà imprenditoriali: “Con la Camera di Commercio abbiamo messo a punto un bando per startup di 240.000 euro che non solo finanzia progetti di impresa innovativi che mirano a offrire nuovi servizi per la comunità udinese, ma che permette alle imprese selezionate di sperimentare i propri prodotti nel Comune. In sede di bilancio abbiamo inoltre deciso di istituire un pacchetto di incentivi fiscali per gli incubatori di impresa, per le startup e per le imprese che beneficiano del bonus ricerca. Questo con l’obiettivo- conclude Giacomini – di fare di Udine una città sempre più attrattiva, protagonista e promotrice della nuova rivoluzione digitale”.

 

 

FONTE: Agenda Digitale (www.agendadigitale.eu)

AUTORE: Mila Fiordalisi

 

 

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