Arriva la chiamata-lampo nuovi Docenti: così si potrebbero riempire le cattedre vuote. Ecco di cosa si tratta.
Chiamata lampo nuovi Docenti. Il ministro dell’istruzione, Lorenzo Fioramonti, avrebbe messo a punto un nuovo sistema di reclutamento. Adatto a sanare l’annoso problema delle cattedre vacanti. Si tratterebbe di una chiamata lampo per i nuovi docenti.
Nel decreto, sarebbe pure previsto che, una volta ottenuto il ruolo, il docente che ha accettato di trasferirsi da un’altra regione dovrà anche impegnarsi a restarci per almeno 5 anni senza possibilità di mobilità o di assegnazione provvisoria.
Con questo provvedimento si dovrebbe garantire l’assunzione di supplenti in ruolo, riducendo notevolmente le tempistiche previste per il bando. Tra le numerose cattedre vacanti, a pesare maggiormente sarebbe l’assenza di docenti di sostegno specializzati, matematica, informatica e lingue.
Infatti, su 66mila cattedre scoperte ne sono state assegnate 33mila (che diventano 32mila se togliamo quelle accantonate in precedenza): praticamente una su due, ma Piemonte, Veneto, Sardegna e Lombardia si sono fermate al 43%. Per ognuna adesso servirà un supplente.
Ma come funziona questo nuovo progetto targato MIUR?
Chiamata lampo nuovi Docenti
Una sorta di chiamata lampo per coprire il maggior numero di cattedre che restano vuote e assumere i precari che ne hanno diritto. Una trovata sui generis che dovrebbe essere contenuta nel decreto che arriverà in Consiglio dei ministri la prossima settimana, considerato che a fronte di migliaia di precari senza lavoro, ci sono cattedre scoperte per mancanza di precari in graduatoria.
Ogni Ufficio scolastico regionale, di conseguenze, andrà a diramare il bando in tutta Italia per trovare i docenti che sono necessari per coprire le cattedre vuote. La chiamata lampo avrà la durata di dieci giorni al massimo, poi si passerà alla selezione dei candidati per titoli.