Le certificazioni linguistiche sono sicuramente un plus nelle procedure concorsuali, ma quanto valgono nel concorso docenti? Vediamolo insieme.


Ultime ore per potersi iscrivere al concorso docenti: oggi, 9 gennaio 2024, è infatti l’ultimo giorno per inviare la domanda.
Il concorso offre l’accesso al ruolo di docente nella scuola secondaria (di primo e secondo grado) e nella scuola dell’infanzia e primaria.

Per entrambi i profili, è prevista una prova scritta e un colloquio orale: le prove saranno considerate superate con un punteggio di 70 su 100.
In aggiunta, è prevista anche una valutazione dei titoli, ma solo per i candidati che supereranno le prove e può attribuire fino a 50 punti aggiuntivi.

Nella valutazione dei titoli, sono ovviamente comprese anche le certificazioni linguistiche. Ma quanto valgono? Vediamolo insieme.

Concorso docenti: quanto valgono le certificazioni linguistiche?

Come detto, la valutazione dei titoli prende in considerazione diversi elementi, come i diplomi, le abilitazioni specifiche e i titoli di servizio (come quelli per “insegnamento prestato sullo specifico posto per cui si procede alla valutazione, nelle scuole del sistema nazionale di istruzione”).

Tra questi, ci sono anche le certificazioni linguistiche, come si legge nell’allegato B del DM 206 e nell’allegato B del DM 205 dei bandi di concorso.
Per entrambi i profili, si terrà conto solo delle certificazioni di livello C1 e C2:

  • Le prime valgono 3,75 punti;
  • Le seconde valgono 5 punti.

Per ogni lingua straniera, viene valutato solo un titolo.

Sono valutati anche i titoli di perfezionamento all’insegnamento in CLIL (Content and Language Integrated Learning), ovvero i contenuti in lingua straniera e valgono 3,75 punti, ma solo se conseguiti ai sensi dell’art.14 del DM 249/2010. Devono, quindi, valere come titolo abilitante all’insegnamento in CLIL in un Paese dell’Unione Europea.

Altri 2,5 punti potranno essere assegnati per le certificazioni CeClil o da “certificazione ottenuta a seguito di positiva frequenza dei percorsi di perfezionamento in CLIL di cui al Decreto Dipartimentale 23 giugno 2022, n. 1511, o per la positiva frequenza di Corsi di perfezionamento sulla metodologia CLIL della durata pari a 60 CFU”, purché siano congiunti alle certificazioni nella relativa lingua straniera, che s’intende presentare.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it