In ritardo le operazioni per l’avvio delle assunzioni. Il MIUR non arretra, in ruolo tutti gli iscritti in Graduatoria ad Esaurimento, anche chi non ha mai insegnato.

E’ quanto emerge da un comunicato che ci ha inviato il ConItp che ha incontrato il direttore generale del Ministero dell’istruzione dott. Luciano Chiappetta.

Nelle settimane passate, sia ambienti politici che movimenti legati alle assunzioni hanno avanzato dubbi sull’assunzione di quanti, iscritti in Graduatoria ad esaurimento, saranno assunti non avendo servizio.

Secondo i dati forniti alla nostra redazione da VoglioIlRuolo, sarebbero 26.285 i docenti iscritti nelle graduatoria a no aver effettuato servizio negli ultimi 3 anni. Si tratta di una cifra non indifferente che rappresenta il 20% dei docenti inseriti in lista.

Dato che per il MIUR arriva addirittura a 43 mila persone. Anche se quest’ultimo, probabilmente, è stato desunto dai contratti sottoscritti e rilevabili dal SIDI, non considerando quanti hanno avuto contratti in scuole paritarie.

Ad ogni modo, il dato ha aperto numerose polemiche, ed ha mobilitato organizzazioni e politici che hanno chiesto di sostituire quanti non hanno servizio in GaE con quanti invece possono vantarlo, ma sono iscritti in seconda fascia delle Graduatorie d’istituto.

Una richiesta che ha assunto nuova impulso a seguito della sentenza della Corte di giustizia europea che ha decretato il diritto al ruolo per quanti hanno almeno tre anni di contratti a tempo determinato.

Nessuna modifica nei piani del Ministero, almeno secondo quanto leggiamo nel comunicato ConItp. Le assunzioni saranno anche per coloro che non hanno servizio, infatti, scopo principale è lo svuotamento delle GaE che consentirà di avviare un nuovo sistema di reclutamento.

Per i criteri di assunzioni per classi di concorso in province con molti aspiranti è ancora tutto da definire, al Ministero sarebbe stata presa ancora alcuna decisione.

I docenti interessati attendono ancora quel censimento promesso per il mese di Dicembre e del quale non se ne ha ancora avuto notizia.

Ricordiamo che il censimento ha lo scopo di verificare il profilo di ognuno dei 148 mila iscritti alle Graduatorie ad esaurimento e sarà chiesto loro di accettare alcune condizioni

  1. possibilità di essere assunti in una provincia della stessa regione o anche in una regione diversa da quella di appartenenza
  2. possibilità di allargare le classi di concorso per materie affini, o come organico funzionale ad una scuola o rete di scuole.

Censimento che, secondo quanto riportato sulle linee guida della riforma “La Buona scuola” dovrebbe vedere la luce entro il 31 dicembre. Così, però, si rischia di partire già in ritardo.

 

 

 

FONTE: Orizzonte Scuola (www.orizzontescuola.it)

AUTORE: Paolo Damanti

 

 

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