Carta docente 500 euro, dopo il 31 Agosto può essere ancora spendibile? Scopriamolo.
In merito al Bonus 500 euro c’è preoccupazione relativamente al rischio di perdere anche le somme del 2017/18 non spese entro il 31 agosto.
La normativa vigente
Facendo riferimento alla normativa vigente, è chiaro che le somme dell’a.s. 2016/17 andrebbero spese entro il 31 agosto 2018, mentre quelle del 2017/18 entro il 31 agosto 2019.
Carta docente 500 euro: dopo il 31 Agosto, che succede? Rassicurazioni Miur
Fonti ministeriali rassicurano sul fatto che le somme, relative all’anno scolastico 2017/18, andranno spese entro il 31 agosto 2019, secondo normativa vigente.
Non solo, il Ministero: considerato che le somme dell’anno scolastico 2016/17 sono state accreditate nel mese di dicembre, sta lavorando affinché tali somme non siano rendicontate entro il 31 agosto 2018, bensì entro il 31/08/2019. In tal modo si verrebbe incontro ai docenti, che pertanto non rischiano di perdere nessuna somma: né quella del 2016/17 né tanto meno quella del 2017/18.
Carta del Docente: come controllare le somme residue?
Che cos’è la Carta del Docente?
La Carta del docente è un’iniziativa del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca prevista dalla legge 107 del 13 luglio 2015 (Buona Scuola), art. 1 comma 121, che istituisce la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione dei docenti di ruolo delle istituzioni scolastiche.
Il bonus, consistente in 500 euro per ogni docente, è erogato tramite la cosiddetta “Carta elettronica”, ossia una sorta di borsellino elettronico, consistente in un’applicazione utilizzabile tramite una piattaforma informatica, reperibile al seguente indirizzo http://cartadeldocente.istruzione.it/.
Ciascun insegnante in possesso di una utenza SPID può accedere al bonus dei 500 euro previsti per l’anno scolastico in corso. A seguito degli adeguamenti informatici, sono a disposizione anche le somme non spese e/o gli importi dei buoni non validati relativi all’anno scolastico precedente.
Per una guida completa alla Carta del Docente potete consultare il nostro approfondimento.