La Carta del Docente potrà essere estesa anche all’acquisto dei giochi didattici: vediamo nel dettaglio.
Il Governo ha dato il via libera all’estensione della Carta del Docente anche all’acquisto di giochi didattici, col buono spesa utile all’aggiornamento professionale degli insegnanti.
La conferma è arrivata dalla sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti, in risposta all’interrogazione parlamentare della deputata Maria Chiara Gadda di Italia Viva.
Vediamo come sarà ampliata.
Cos’è e a cosa serve la Carta del Docente
La Carta del Docente è un’iniziativa del Ministero dell’Istruzione, introdotta dalla legge 107 del 13 luglio 2016.
Si tratta di una carta elettronica utile per l’aggiornamento e la formazione dei docenti di ruolo delle istituzioni scolastiche, grazie ad un contributo di 500 euro per ciascun anno scolastico.
Ne possono usufruire i docenti di ruolo a tempo indeterminato delle istituzioni scolastiche statali, sia a tempo pieno che a tempo parziale, compresi i docenti che sono in periodo di formazione e prova.
Sono compresi nella platea dei beneficiari anche i docenti dichiarati inidonei per motivi di salute, in posizione di comando, distacco, fuori ruolo o impiegati in altre forme e i docenti operativi nelle scuole all’estero o nelle scuole militari.
Il bonus da 500 euro è stato esteso anche ai supplenti e ai precari, per quest’anno scolastico e sarà valido fino al 31 agosto 2024.
Carta del Docente: estesa anche ai giochi didattici
Con la Carta del Docente, si possono acquistare beni o corsi per il proprio aggiornamento professionale, come libri e testi, hardware e software, corsi per attività di aggiornamento e qualificazione, biglietti per teatro, cinema, musei ed eventi culturali e anche corsi di laurea (triennale, magistrale, specialistica o a ciclo unico), master e costi post lauream.
All’elenco dei beni acquistabili, si aggiungono anche i giochi didattici, i giochi da tavolo e i videogiochi, nello spirito di un impulso alla sperimentazione, inserita nel Piano triennale dell’offerta formativa.
I materiali ludico-didattici, infatti, contribuiscono all’apprendimento delle discipline Stem e, nelle linee guida, il Miur ha sottolineato l’importanza di stimolare giochi, esperimenti, dibattiti e interazioni digitali per valorizzare l’esperienza educativa.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it