Non sono mancate le difficoltà per la Carta del Docente relativa all’anno scolastico in corso: e il suo futuro è totalmente in discussione, scopriamone i motivi.


La Carta del Docente per l’anno scolastico 2024/2025 offre a ogni insegnante di ruolo 500 euro per la formazione, l’aggiornamento professionale, per supporti didattici, come libri e testi, anche in formato digitale, pubblicazioni e riviste finalizzate all’aggiornamento professionale, hardware e software. Altra possibilità è quella di sostenere iscrizioni a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali purché scelti tra quelli svolti da Enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico.

Opportunità anche di acquistare titoli di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche, per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo, nel segno di una cultura di ampio respiro che possa sostenere i docenti nel loro duro, quotidiano lavoro. Completano l’offerta le iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione, di cui articolo 1, comma 124, della legge n. 107 del 2015.

Nubi sul futuro della Carta del Docente

Tante le nubi che si sono addensate intorno all’avvio, quest’anno, della misura. Molte testate giornalistiche e informative davano già per certa una riduzione dell’importo a 425€ ed una riduzione dei possibili beni e servizi acquistabili. Previsione della riduzione fino a circa 400 euro della carta destinata alla formazione dei docenti già contenuta nella Legge 29 Giugno 2022, n. 79 di conversione del Decreto Legge 30 Aprile 2022, n. 36 sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.150 del 29-06-2022. In virtù di questa norma infatti, parte delle risorse per finanziare la Carta Docenti sono state impegnate per altre finalità, così come dispone la riforma del reclutamento dei docenti voluta dal precedente Ministro e non modificato dall’attuale.

La ipotesi di riduzione dell’importo della Carta del Docente ha generato una levata di scudi tra i docenti e i sindacati, con accuse al Governo di penalizzare gli insegnanti. In particolare, i sindacati hanno sollecitato l’Esecutivo a trovare una soluzione che garantisca il mantenimento dei 500 euro originari, considerati fondamentali per l’aggiornamento professionale. Altro tema caldo che ha fatto infiammare sindacati e tavoli di concertazione, l’indicazione dei soli docenti di ruolo quali unici beneficiari della misura.

In realtà aggiornamento e miglioramento della propria professionalità sono un must per i docenti a tempo, che sperano di diventare di ruolo. Per l’anno scolastico 2023-2024 su questo specifico problema di equità, era intervenuto il Parlamento, con il cosiddetto Decreto Salva Infrazioni, che aveva garantito l’erogazione della Carta anche ai docenti con incarico annuale fino al 31 agosto. Fuori dalla misura, comunque, erano rimasti i precari con contratti al 30 giugno.

Ultime voci di questi giorni riguardano già il bonus 2025/2026 che  secondo quanto riferito in un articolo da ‘Il Giornale’ che riporta fonti sindacali, il bonus potrebbe arrivare direttamente in busta paga, finendo così per subire delle riduzioni perché soggetto a tasse.

La Carta è già attiva

Dalle ore 14 dello scorso 14 ottobre, è stata comunque stata resa disponibile la piattaforma Carta del Docente per l’a.s. 2024/2025. Il portale, accessibile  all’indirizzo https://www.cartadeldocente.istruzione.it/ è composto di due diverse aree, una per i docenti e dedicata agli esercenti che si sono resi disponibili a divenire luoghi, virtuali o fisici, dove poter spendere la Carta.

Come fare domanda per ottenerla?

Alla domanda per ottenere la Carta del Docente si accede, per poi inoltrarla, tramite piattaforma dedicata utilizzando il proprio SPID o la Carta di Identità Elettronica. Il Buono erogato può essere speso presso uno degli esercenti aderenti all’iniziativa individuabile tramite la lista pubblicata sul sito cartadeldocente.istruzione.it. Qui si potrà avere accesso anche all’elenco dei beni da comprare.

Ma non sono mancati i problemi

Purtroppo, a poche ore dall’avvio, numerose le difficoltà tecniche e di linea riscontrate e raccontate dal molti docenti. In diverse chat di utenti sul web e in alcuni siti con chat tra utenti, si sono iniziate, fin dal momento dell’apertura a scambiare esperienze negative rispetto alla piattaforma utilizzata per richiedere la Carta del Docente, in alcuni casi anche assistendo ad uno stop dei 500 euro previsti dalla misura.

All’iniziale esubero di traffico che ha impedito l’accesso al sito si sono aggiunti nuovi problemi di carattere tecnico-informatico.  Problemi specifici all’accesso sono stati segnalati da utenti con tentativi di accesso effettuati con gli SPID certificati da LEPIDA, ARUBA E INFOTEL, la cui identità non veniva riconosciuta e l’accesso negato. Un secondo problema  ampiamente segnalato nel web non ha riguardato l’accesso ma l’elaborazione dei Buoni.

Numerose le segnalazioni del sistema con dicitura “Attenzione! La piattaforma cartadeldocente.istruzione.it al momento non può elaborare il Buono Ministeriale, provare più tardi”, inconveniente lamentato soprattutto per gli utenti che tentavano di selezionare un Buono Amazon. Infine, ultima problematica riscontrata, la non validità dei codici sconto erogati. Il docente non riusce, dunque, a concludere un acquisto sul sito convenzionato perché una volta inserito il codice alfanumerico appare la scritta “Codice non valido”.

Sembra che al momento dell’uscita del presente articolo, i tecnici siano all’opera per correggere alcuni bug riscontrati e per rendere più funzionali alcuni passaggi all’interno del portale.