Agosto sta per terminare e questo vuol dire che si avvicina il ritorno a scuola: ecco il calendario 2023/2024, regione per regione.
Agosto e l’estate stanno giungendo al termine: con la fine delle vacanze si avvicina anche il ritorno a scuola per milioni di studenti italiani.
Manca ormai meno di un mese all’inizio dell’anno scolastico 2023/2024 ed è stato stilato il calendario per il ritorno a scuola.
Vediamo qual è.
Calendario ritorno a scuola 2023/2024: ecco quando si ritornerà tra i banchi
Con l’avvicinarsi di settembre, mancano sempre meno giorni per gli studenti di tutta Italia al ritorno a scuola.
Ecco il calendario regione per regione:
- 5 settembre: Provincia autonoma di Bolzano.
- 11 settembre: Piemonte, Valle d’Aosta, Provincia autonoma di Trento.
- 12 settembre: Lombardia.
- 13 settembre: Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Sicilia, Umbria, Veneto.
- 14 settembre: Calabria, Liguria, Molise, Puglia, Sardegna.
- 15 settembre: Emilia-Romagna, Lazio, Toscana.
Ritorno a scuola 2023/2024: troppi supplenti a settembre
Il ritorno a scuola non è esente da polemiche, però.
Anche quest’anno, nonostante le 62mila assunzioni fatte dal Ministero della Cultura, ci saranno troppi precari nelle scuole.
I precari a settembre saranno circa 200mila, secondo le prime stime sindacali, poiché gli uffici ministeriali sono alle prese con le immissioni in ruolo, in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico.
Quest’anno il governo Meloni ha autorizzato oltre 62mila nuovi ingressi, di cui 50’807 docenti, quasi 11mila Ata, 280 dirigenti scolastici e 419 insegnanti di religione cattolica.
A questi, si dovrebbero poi aggiungere “in corsa” altri 30mila insegnanti, in arrivo con le prossime procedure concorsuali relative al PNRR.
Come dichiarato dai sindacati, mancano all’appello oltre 5mila posti, ai quali si aggiungono altri 150mila posti in organico, tra docenti e personale Ata, di cui 117mila sono per il sostegno agli alunni con disabilità.
Si prospetta che, nel prossimo anno, ci saranno oltre 200mila supplenze annuali, alle quali si aggiungeranno le supplenze temporanee.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it