Il bonus che premia il merito degli insegnanti è una novità introdotta dalla Buona Scuola, “una riforma culturale” l’ha definita il ministro Giannini. Ora ci siamo.
Fra proteste e ritardi, dall’infanzia alle superiori, gli istituti si mettono in moto e cominciano a definire i criteri. Chi vorrebbe premiare il professore di lungo corso, quello che sta per andare in pensione. Chi gli innovatori: quelli che portano i ragazzi a teatro la domenica, che insegnano con le lavagne digitali o fanno partecipare gli studenti a progetti internazionali.
L’individuazione dei criteri per l’attribuzione del bonus spetta al Comitato per la valutazione dei docenti. Il Miur con la nota del 19 aprile 2016 risponde ai quesiti su composizione e funzionamento del Comitato, e modalità di assegnazione del bonus. Il Comitato fissa i criteri per la valorizzazione della professionalità docente. Sarà il Dirigente ad individuare i destinatari del bonus, sulla base dei criteri espressi dal Comitato nonchè sulla base di una “motivata valutazione”. Inoltre è opportuno che venga attivato un coinvolgimento della comunità scolastica nel suo complesso.
Questa sperimentazione andrà avanti per tre anni lasciando piena autonomia agli istituti, poi il ministero “selezionerà i criteri più significativi e stenderà una lista unica uguale per tutti” a cui tutti si dovranno adeguare. Il MIUR ha specificato che il Comitato di Valutazione dovrà individuare i docenti meritevoli in base ai seguenti requisiti:
- qualità dell’insegnamento;
- contributo dato al miglioramento dell’istituzione scolastica;
- successo formativo e scolastico degli studenti;
- i risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica;
- diffusione di buone pratiche didattiche;
- responsabilità assunte nel coordinamento organizzative didattico e nella formazione del personale.
Il MIUR ha sottolineato che trattandosi di requisiti generali il Comitato di Valutazione potrà decidere soggettivamente. Ma a chi spetterà la decisione finale? Come chiarito nella circolare, sarà il dirigente scolastico a decidere.